Ikea ha appena ritirato dal mercato americano circa 27 milioni di cassettiere del modello Malm, che adesso sarà messo fuori produzione. La decisione arriva dopo una serie di incidenti che hanno portato alla morte di tre bambini in soli due anni. Se non fissati alla parete, infatti, il rischio di questi mobili è che si ribaltino all’apertura dei cassetti, motivo per cui i clienti sono stati invitati a restituirli.

Un problema emerso già nel 2014, quando due bimbi sono morti schiacciati dalla cassettiera. Gli episodi avevano spinto Ikea a lanciare un programma di riparazione che consisteva nella fornitura gratuita dei kit necessari a fissarli parete. A parte questo, però, nessun’altra precauzione era stata presa, né si erano considerate modifiche al design. Almeno fino a febbraio 2016 quando un altro bambino, di appena 22 mesi, è morto sotto il peso del mobile: da qui la decisione di mettere fuori produzione il modello e ritirare quelli già presenti sul mercato. Per il colosso svedese si tratta di un ritiro senza precedenti, che comprende i modelli Malm venduti negli ultimi 10 anni in Nord America e in Canada.

Il ritiro però non riguarda il mercato europeo: sul sito italiano dell’azienda, infatti, si può comprare tranquillamente la cassettiera. L’unico indizio della pericolosità del mobile è contenuto nelle informazioni, dove si legge: “Avvertenza! Rischio di ribaltamento. I mobili che non vengono fissati al muro possono ribaltarsi. Fissa questo mobile alla parete con l’accessorio di sicurezza incluso, per evitare che si ribalti”. Un paradosso dovuto al fatto che “nel Nord America il dialogo tra Ikea e le organizzazioni locali per la tutela dei consumatori ha comportato un richiamo”, basato su una norma locale, spiega Carlotta Guerra, Media Relation Manager di Ikea Italia, e per questo applicabile solo nel territorio di competenza.

Ma non è la prima volta che Ikea ritira un prodotto dal mercato: dall’inizio del 2016 infatti la media è stata di circa uno al mese.  A giugno però si è registrato un picco senza precedenti: sono stati infatti 4 i prodotti giudicati “a rischio sicurezza” e per questo motivo ritirati. Sul sito italiano della multinazionale nella sezione “Comunicazioni di sicurezza” c’è l’elenco degli articoli difettati: a partire dalle lampade Gothem, ritirate a marzo “dopo aver riscontrato alcuni casi di danneggiamento dei cavi” con conseguente “rischio di scossa elettrica”. I modelli in questione sono tre: due da tavolo e una da terra. Ad aprile è stata la volta alla linea Lattjo, già a rischio a gennaio a causa di alcune bacchette per tamburo ritirate perché composte da una pallina di gomma facilmente svitabile dai bambini. A distanza di tre mesi è toccato al mantello di un costume da pipistrello venduto in occasione del carnevale: nel comunicato si legge che il ritiro è dovuto a “segnalazioni di graffi e abrasioni sul collo di alcuni bambini, seguiti da difficoltà a slacciare il mantello”. Ci sono poi le plafoniere Hyby, Lock e Rinna i cui paralumi si possono staccare da un momento all’altro.

Ma è stato giugno il mese del boom, che ha investito i frigoriferi Fostfri, i cancelletti Patrull, il cioccolato Choklad Mork e le cassettiere Malm. Quattro prodotti diversi, tutti ritirati per questioni di sicurezza. I motivi del richiamo sono spiegati nei diversi comunicati: in uno si invitano i clienti che hanno acquistato frigoriferi o congelatori della linea Fostfri “tra la settimana 45 del 2015 e la settimana 7 del 2016 a non utilizzarli e a fissare un appuntamento per la riparazione, poiché presentano un rischio di scossa elettrica”. In attesa dell’intervento di manutenzione poi, Ikea consiglia di “staccare immediatamente la spina”.  Stesso discorso per i cancelletti, alcuni dei quali, secondo diverse segnalazioni ricevute, “si sono aperti improvvisamente con conseguente caduta dalle scale dei bambini”. In certi casi, si legge poi “è stato necessario ricorrere a cure mediche”. L’azienda ammette infine che “il meccanismo di bloccaggio non è affidabile e rappresenta un rischio per i bambini piccoli”.

Si arriva poi al cioccolato. Le informazioni riportate sulle confezioni dell’extra Choklad Mork 60% e del fondente della stessa linea 70% sono incomplete: in particolare le dichiarazioni riguardanti la presenza di ingredienti allergeni come latte e nocciole. Ikea invita quindi i clienti a restituire i prodotti, perché potenzialmente pericolosi per le persone allergiche.

Interpellata l’azienda svedese ha risposto che “la sicurezza dei prodotti è fondamentale” e che “i clienti devono sempre avere la certezza che i prodotti acquistati nei negozi Ikea sono sicuri e non pregiudicano la salute”. Come spiegare quindi il continuo richiamo di prodotti difettati? “Nonostante il nostro impegno, qualche volta qualcosa può andare storto” replicano dalla multinazionale. Per quanto riguarda i test di sicurezza effettuati sui prodotti però, non si sa nel dettaglio quali siano: dall’azienda fanno sapere solo che i materiali e i prodotti “vengono sottoposti a rigorosi test e controlli qualità” e che “controlli a campione e test di verifica vengono continuamente effettuati da appositi istituti terzi accreditati, sia durante sia dopo la produzione”. Inoltre spesso è la stessa Ikea che “crea requisiti superiori rispetto alle normative di sicurezza vigenti”. Per comunicare con i clienti che hanno acquistato i prodotti difettati in negozio e che quindi non sono tracciabili, il colosso svedese “aggiorna la sezione del sito relativa ai prodotti ritirati e si preoccupa di contattare gli organi di informazione per comunicare il ritiro, sia tramite comunicati stampa che attraverso l’acquisto di pubblicità”. Per i clienti che restituiscono infine, è previsto solo un rimborso pari al prezzo del prodotto acquistato ma nessun risarcimento per un eventuale danno.

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