E ora parliamo di sesso. Eh sì, perché a parole siamo tutti bravi, Rocco Siffredi ci spiccia casa e poi porta pure fuori la spazzatura, ma nei fatti la cosa è un tantino più problematica. Una ricerca condotta dalla DoxaPharma nel 2103 su un campione di 3000 uomini e donne, rivela che il 70% degli italiani si sente insoddisfatto sessualmente nonostante i 108 rapporti l’anno (arrotondando per eccesso) e che 800mila coppie sono a rischio infedeltà e rottura a causa di problemi a letto. Questo tre anni fa, oggi la situazione è drasticamente peggiorata: smartphone e tablet hanno definitivamente monopolizzato le nostre giornate e soprattutto le nostre serate, così attualmente si fa l’amore mediamente tre volte al mese e pure male.

Ma diciamoci la verità, la colpa di tale e tanta crisi dell’eros non si può attribuire soltanto alla tecnologia, infatti a “distrarre” gli amanti prima ancora dell’i-Phone c’è stata la televisione e prima ancora la radio. Ciò significa che probabilmente, tutti questi non sono altro che effetti e non cause della crisi. La verità è che siamo divorati dalla noia e dall’apatia; ad eccezione dei primi tempi, durante i quali ci si accoppia pure sugli alberi, nelle coppie di lungo corso il sesso tende a perdere la sua importanza; come se fare l’amore fosse un’opzione trascurabile, una specie di eccezione nella routine quotidiana: “Vabbè, stasera si tromba, ma solo perché è festa, non ti ci abituare eh?!”.

Ok, la passione si affievolisce col tempo, ma perché accade? Per qualche strana alchimia? Per qualche mistica forza che opera contro l’arrapamento post-fidanzamento? Niente di tutto ciò, la passione finisce perché siamo noi a farla finire, perché lasciamo che il fiume scorra tranquillo senza mai cercare di agitare un po’ le acque, cosa che però presuppone una grande volontà di cambiamento, una bella rivoluzione che prima di tutto parte da se stessi e dal superamento di alcune barriere, troppo spesso auto-imposte.

In questi giorni è in programmazione al cinema un film molto bello e divertente, che indaga con brillante ironia e grande sensibilità sul sesso e sulle piccole grandi perversioni che abitano ognuno di noi, perversioni di cui spesso non siamo coscienti e che invece altre volte cerchiamo di nascondere accuratamente. Kiki e i segreti del sesso è un meraviglioso viaggio attraverso i rapporti di coppia e tutte le problematiche e le difficoltà legate al sesso: cinque storie, cinque mondi apparentemente diversi tra loro eppure tutti così simili, legati da un filo invisibile, da un unico comune denominatore: l’amore. Quello per il partner certo, ma anche e soprattutto quello per se stessi, la definitiva accettazione di sé, pregi e difetti, perversioni comprese. Ed ecco che ciò che prima era considerato come una deviazione, come qualcosa di cui vergognarsi diventa invece una bandiera, una fiera espressione del proprio io che avvicina anziché allontanare, perché la libertà è dannatamente affascinante e il suo profumo è inebriante.

La regia è di Paco Leon che definisce la sua una “commedia erotica-festiva” e infatti si respira continuamente un’atmosfera di festa, una leggerezza che conquista e una delicatezza romantica inaspettata “Racconto con queste cinque coppie l’amore adulto che va alimentato ogni giorno, credendoci, rischiando. Sono storie di persone che si amano, che hanno problemi sessuali che possono bloccarli o rovinare tutto. Il sesso non è un problema, è la soluzione“.

Più chiaro di così. Andate e godetene tutti.

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