Tra poche ore Roma avrà il suo nuovo sindaco. Abbiamo raccolto le voci fuori dal seggio del municipio più popoloso della Capitale, il VII, dove si gioca un vero e proprio testa a testa. “Siamo arrabbiati e mi sembra molto evidente il motivo, questa zona è nel degrado più assoluto” spiega un signore indicando via Asello nel quartiere Tuscolana, la strada che, da più di un mese, è stata chiusa a causa di una voragine con il conseguente spostamento dei cassonetti lungo tutta la strada. “Abbiamo votato tappandoci il naso” dice un signore citando Indro Montanelli, “ho dato un voto di protesta perché il partito che avevo votato non è arrivato al ballottaggio” spiega un ragazzo. Le notizie uscite a pochissimi giorni dai ballottaggi non sembrano aver modificato in alcun modo il voto dei cittadini romani anzi “l’ha rafforzato – spiega una giovane mamma – vogliono solo confonderci”. La maggioranza spera nel cambiamento per Roma, “prima pensiamo ai problemi della città e non alle Olimpiadi” conclude una signora

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Milano, elettori a Chinatown: “Candidati di spessore. I cinesi si sono disinteressati al voto”

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