L’Europa dell’auto continua a crescere. Maggio è stato il trentatreesimo mese consecutivo col segno più sui mercati del vecchio continente, soprattutto quelli che di solito trainano l’intero business continentale: Germania (+11,9%), Francia (+22,3%), Italia (+27,3%), Spagna (+20,9%) e Inghilterra (+2,5%). L’aumento medio è stato del 16%, mentre dall’inizio dell’anno è del 9,9%.

Un trend positivo particolarmente evidente nei primi cinque mesi dell’anno, che spinge gli analisti dell’Acea (l’associazione continentale dei costruttori), come rivelato dal presidente Dieter Zetsche, a stimare un incremento del 5% alla fine del 2016. Anche perché gli aumenti si registrano anche nel resto dei paesi Ue ed Efta.

Per l’Italia, poi, c’è anche la soddisfazione di essere tornato il terzo mercato, per dimensioni, dopo Germania e Inghilterra. Fatto che non accadeva dal 2010, quando però di mezzo c’erano anche gli incentivi statali. Più in generale, si può sottolineare che i numeri  di maggio si avvicinano per volumi a quelli dello stesso mese del 2008. Ovvero il periodo appena precedente alla grande crisi economica e del settore.

Anche l’industria “nazionale” dell’auto, leggi FCA, pare procedere bene: 98.011 immatricolazioni, il 25,3% in più rispetto a maggio 2015. Si è confermato il quarto costruttore continentale per vendite, con una quota di mercato del 7,4%. Entrando nello specifico dei marchi, come si legge in una nota dell’azienda, Lancia ha gadagnato il 31,9%, Jeep il 30% e Fiat il 26,8%. Per quanto riguarda Alfa Romeo, a maggio ha venduto 5.500 vetture. L’effetto Giulia si farà sentire più in là.

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