“La pulizia nel Partito democratico romano non l’ha fatta Matteo Orfini, ma i carabinieri”. Alessandro Di Battista, deputato 5 Stelle, attacca duro il segretario-premier Matteo Renzi dal palco di Torino, dove ha chiuso la campagna della candidata sindaco Chiara Appendino. Di Battista schiva le polemiche sulla mancata accettazione della sfidante di Piero Fassino del codice etico sottoscritto da Virginia Raggi secondo cui i candidati grillini saranno passibili di una multa fino a 150mila euro in caso di cambio di casacca. “Esiste il cancro del trasformismo e noi abbiamo iniziato a tirare fuori delle contromisure per rispettare la volontà dei cittadini, ma poi a Torino ognuno fa come vuole”. Si preannuncia dunque una sfida all’ultimo voto sotto la Mole con lo staff della Appendino che in settimana ha incontrato il leader della sinistra Giorgio Airaudo riscontrando una “convergenza sui temi del lavoro e del contrasto alla povertà, ma è una questione di tematiche e non di alleanze”. A Torino e Roma, le speranze dei grillini rimangono alte come confermato dal deputato Roberto Fico: “E’ un voto alle amministrative che spiega dove il Pd ha amministrato, lo ha fatto male. Sta nascendo una rivoluzione pacifica, dal basso che cambierà il Paese e anche se non vinceremo, il prossimo passo sarà il governo” di Simone Bauducco

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