Hai voglia a usare l’elettronica per la sicurezza attiva. Radar, sensori e telecamere che avvertono chi è al volante di ciò che gli accade intorno e, soprattutto, davanti. E dispositivi che, se del caso, provvedono a frenare o arrestare autonomamente l’auto. Gli incidenti continuano ad esserci e ci saranno sempre, anche se forse qualcosa sta cambiando: i tamponamenti in particolare sono in calo, anche se la loro incidenza sul numero totale dei sinistri è in aumento.

A rivelarlo è uno studio della Continental, basato su dati Istat, che ha preso in considerazione l’arco temporale 2010-2014. Periodo in cui, a livello nazionale, è risultato che la regione dove si registrano più tamponamenti è la Lombardia (6.249, pari al 18,9% del totale), seguita dal Lazio (4.191) e dall’Emilia Romagna (3.515). Di seguito, poi, Toscana (3.137 ), Veneto (2.606). Piemonte (2.078), Sicilia (1.736) e Puglia (1.639).

A seguire Campania (1.591), Liguria (1.473), Marche (1.048), Sardegna (679), Abruzzo (596), Trentino Alto-Adige (583), Friuli Venezia-Giulia (582), Calabria (485) e Umbria (465). Le meno “tamponate” risultano invece la Basilicata (155), il Molise (76) e la Valle D’Aosta (63).

Come si diceva all’inizio, tuttavia, i tamponamenti sono diminuiti nel quadriennio preso in considerazione: si è passati da 38.801 a 32.947, con un calo del 15,1%. Anche se è aumentato, dello 0,4%, il loro “peso” sull’insieme degli incidenti, arrivando a rappresentare il 18,6% del totale. La causa? Quasi sempre la distrazione. E in questi casi l’elettronica può aiutare, ma non sostituirsi ad attenzione e riflessi di chi guida.

IL DISOBBEDIENTE

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