“E’ nato è nato è nato/n’atu centro sociale occupato/n’atu centro sociale occupato/e mò c’ ‘o cazzo ce cacciate” cantavano un tempo i 99 Posse. Con il giusto paragone, la nuova casa editrice romana, Edizioni Il Galeone, è stata fondata da poche settimane grazie a un gruppo di amici che ha sentito il bisogno di guardare con un occhio diverso al mondo dell’editoria, come un terreno di battaglia” appunto, per cercare di dare voce e riscattare la cultura popolare e delle marginalitàSono così nate tre collane: All’arrembaggio!, Avvistamenti, Jolly Roger, tutte in pieno spirito piratesco, romanzi, graphic novel, reportage fotografici, storie irriverenti di periferia, viaggi non convenzionali che aprano una nuova visuale sulla realtà.

Il galeone è salpato con il libro La Street Art romana attraverso i centri di aggregazione sociale, di Valentino Bonacquisti, un importante e prezioso testo di documentazione, memoria storica e testimonianza degli spazi sociali sgomberati e cancellati dalla mappa della città che si sono portati dietro, nella loro disgregazione da parte di politiche poco propense al dialogo e all’accettazione del diverso, murales e opere di grande valore culturale e artisticoLa Street Art, quella autentica, ha sempre avuto forte significato sociale, così come molti testi di graphic novel contemporaneo. È stato pubblicato da poco dalla casa editrice italo-cilena, Edicola Ediciones, una delle nuove realtà più interessanti dell’editoria, che opera tra due continenti e in più lingue, un albo straordinario per la prospettiva originale, il tratto grafico e la costruzione della storia.

Si tratta di Gli anni di Allende, di Rodrigo Elgueta e Carlos Reyes (traduzione di Paolo Primavera), dove si narra della speranza portata il lontano 4 settembre del 1970, quando Salvador Allende diventò il nuovo presidente del Cile. Da quella data iniziarono i mille giorni più intensi della storia della nazione sudamericana. Come scritto dall’editore: “Il paese fu un esempio inedito di socialismo popolare e democratico e, al tempo stesso, una temuta enclave marxista che minacciò i privilegi, gli affari privati e i grandi capitali. Il libro racconta con passione e rigore storico gli accadimenti politici, i fattori e gli attori che caratterizzarono la via cilena al socialismo, e la sua fine e ci riporta alle speranze e alle paure dei protagonisti di allora, persone che vissero con entusiasmo e dolore il modo in cui nacque e venne distrutto un esperimento unico nel secolo scorso.

Nel sempre accattivante catalogo di Edizioni Clichy si trovano graphic novel capaci di affrontare problematiche attuali. Mamme sull’orlo di una crisi di nervi, di Magali Le Huche e Gwendoline Raisson (traduzione di Tommaso Gurrieri), e Diario di una dottoranda, di Thiphaine Rivière (traduzione di Leonardo Taiuti), narrano, con taglio umoristico e sarcastico, quotidianità vicine a molte donne contemporanee. Con ironia vengono esposte le nevrosi, le delusioni, le gioie e le solitudini che aggrediscono future mamme e borsiste che iniziano le loro esperienze piene di entusiasmo per poi ingarbugliarsi con fili invisibili incontrati lungo il percorso fatto di indifferenza e superficialità, da parte dei baroni, prima di tutti.

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