Sono stati resi noti i dati Audiweb relativi ad aprile 2016. Così come a febbraio e marzo, ilfattoquotidiano.it è il quarto quotidiano più letto tra le grandi testate giornalistiche cartacee che hanno una versione web, subito dopo Corriere, Repubblica e La Stampa (che però aggrega in sé anche i dati del Secolo XIX, visto che sono entrambi dello stesso editore).

Rispetto a marzo non si segnala una variazione rilevante di utenti, secondo il report “depurato” dalle partnership: Corriere +1,6%, Repubblica, La Stampa e Il Sole sostanzialmente stabili, Il Fatto Quotidiano -2,6% e Il Messaggero -5,7%.

Questa la classifica della media giornaliera degli utenti unici nella versione “depurata” dalle aggregazioni con siti partner

Repubblica 1,492,847
Corriere 1,073,687
La Stampa 550,674
Il Fatto Quotidiano 425,077
Il Sole 24 Ore 368,711
Il Messaggero 247,509

Una classifica che viene confermata anche prendendo in considerazione la media di visitatori giornalieri delle homepage di questi siti:

Repubblica 692,140
Corriere 476,264
La Stampa 232,145
Il Fatto Quotidiano 170,959
Il Sole 24 Ore 127,757
Il Messaggero 77,877

Questa invece la classifica della media giornaliera delle pagine viste nella versione “depurata”

Repubblica 12,115,000
Corriere 5,406,000
La Stampa 3,410,000
Il Sole 24 Ore 1,568,000
Il Fatto Quotidiano 1,343,000
Il Messaggero 1,334,000

Anche ad aprile il traffico desktop è superiore a quello mobile, sulle testate prese in considerazione.

Media giornaliera utenti che navigano su desktop
Repubblica 985,000
Corriere 705,559
La Stampa 304,983
Il Sole 24 Ore 262,725
Il Fatto Quotidiano 205,076
Il Messaggero 168,956

Media giornaliera utenti che navigano su mobile
Repubblica 539,713
Corriere 387,640
La Stampa 250,328
Il Fatto Quotidiano 109,800
Il Sole 24 Ore 108,170
Il Messaggero 79,135

Sul fronte della rilevazione mobile, Audiweb ha annunciato che da luglio, per gli editori che aderiranno, partirà una nuova soluzione (temporanea in attesa di quella che verrà adottata dopo il “beauty contest” per la scelta del partner tecnico) che consentirà di stimare l’audience dei contenuti degli editori fruiti tramite applicazione mobile di Facebook (in-app browsing), compresi gli Instant Articles. Traffico che al momento viene assegnato al social network che distribuisce il contenuto e non dell’editore che lo produce.

Articolo Precedente

Elezioni 2016, Snapchat aumenta partecipazione e voti dei giovani?

next
Articolo Successivo

Il Giornale distribuisce il Mein Kampf di Hitler. Comunità ebraiche: ‘Fatto squallido’. Sallusti: ‘Non è tabù’

next