Il Partito democratico crolla anche a Finale Emilia, in provincia di Modena, città simbolo del terremoto del 2012, dal secondo dopoguerra sempre amministrata da giunte rosse. La candidata Elena Terzi, che ha raccolto il 29% dei consensi, andrà al ballottaggio contro quello del centrodestra Sandro Palazzi, al 43%. Ma fra due settimane sarà dura per il centrosinistra, visto che la coalizione ha preso il 16% in meno dei voti rispetto al 2011, mentre il Pd come lista ha perso addirittura il 17% dei consensi. Pesano come un macigno su questi risultati le vicende giudiziarie che si sono abbattute sul comune nell’ultimo anno e mezzo e che hanno portato ad aprile il sindaco uscente Fernando Ferioli ad abbandonare in corsa.

L’ex responsabile comunale dei lavori pubblici Giulio Gerrini è stato infatti condannato in primo grado per abuso d’ufficio nel processo Aemilia. Secondo i pm della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, inoltre, uomini della ‘ndrangheta lavorarono nella ricostruzione infiltrati in una ditta. Ferioli, va detto, non è stato mai indagato nelle inchieste della Dda. L’amministrazione di Finale Emilia, tuttavia, tra il 2015 e il 2016 era stata sotto ispezione di una commissione prefettizia che doveva verificare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose. Dopo l’ispezione il ministero dell’Interno aveva però ritenuto che non ci fossero i presupposti per lo scioglimento. Poi, a poche settimane dal voto, l’ultimo colpo di scena: in un’inchiesta della procura di Modena sui rapporti con alcune associazioni di volontariato, il sindaco è stato indagato per abuso d’ufficio e per questo ha deciso di non ricandidarsi.

E dire che Finale Emilia e il suo sindaco Ferioli era portato da Pd a esempio virtuoso della buona ricostruzione. Nel 2011, a sostenere Ferioli alla sua prima elezione era arrivato l’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il 20 maggio 2012, dopo le prime scosse di terremoto con epicentro proprio Finale Emilia, il giovane primo cittadino era in prima fila nell’organizzazione dell’emergenza fianco a fianco con il governatore Vasco Errani e l’allora capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Poi sono arrivate le vicende giudiziarie. Ora, a meno di un miracolo, sarà difficile ribaltare i risultati al ballottaggio del 19 giugno per la candidata Elena Terzi, salita sul treno della candidatura già in corsa. Bisognerà capire a chi andranno i voti degli elettori di Stefano Lugli, candidato della sinistra alternativa al Pd, molto critico con l’amministrazione Ferioli, che ha preso il 9%. Il Movimento 5 stelle con il candidato Andrea Pavani passa invece dal 3% al 18%.

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