E’ il popolare quartiere della Garbatella a Roma ad ospitare il comizio finale di Alessandro Mustillo, candidato sindaco del Partito comunista a Roma. Tornano nel 2016 le bandiere rosse in ‘piazza’. “Non aspiriamo alla vittoria, la nostra battaglia va oltre il 5 giugno, vogliamo ricostruire il partito comunista, la falce e martello non è un simbolo anacronistico, la classe operaia esiste, non è più quella di Marx, ma le differenze di classe oggi sono enormi” dicono i tanti giovani in piazza. “Non siamo nostalgici, questo è andare avanti, il voto inutile è quello dato al Pd e a Fassina, e ad altri riciclati, sono loro da rottamare, consegniamo ai giovani un Paese devastato dalle loro schifezze” dicono gli adulti. “Sono comunista dalla nascita, il partito non è barzelletta, il Pd è ormai la vecchia democrazia cristiana, come fanno gli altri a non accorgersene non capisco” dice una signora anziana. “Berlinguer è un signore, Renzi si dovrebbe vergognare solo a citarlo, non ha nulla di sinistra, è un affarista peggio di Berlusconi” esclama un altro militante

Articolo Precedente

Referendum riforme, Benigni cambia verso: “Ho dato una risposta frettolosa. Con la mente scelgo il sì”

next
Articolo Successivo

Difesa, il documento: 48 milioni al giorno in spese militari, 13 ai nuovi armamenti. E quest’anno aumentano

next