Si trovava in Turchia con un gruppo di studenti, nell’ambito di un progetto di scambio Erasmus Plus. Insieme a loro Alessandro Angelucci, di 34enne di Pescara, aveva deciso di fare un’escursione nel distretto di Karasu della provincia di Sakarya, a 200 chilometri da Istanbul. Ma ha perso l’equilibrio ed è morto precipitando in un burrone da un’altezza di circa 15 metri. Angelucci insegnava storia bizantina all’Università di Chieti-Pescara. L’incidente è avvenuto nella zona naturalistica di Kocaali. Prima di essere riportato in Italia, il corpo è stato trasferito ad Istanbul per l’autopsia disposta dal magistrato per confermare la dinamica della morte.

Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale all’Università di San Marino, tra le tante attività Angelucci aveva tenuto un corso sul Teatro medievale nell’ambito del Master di primo Livello in Teoria e Pratica di Teatro e Musica all’università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Inoltre di recente aveva partecipato a Pescara alla conferenza “Tra oriente e occidente”, organizzata da Fondazione Tiboni e Istituto nazionale di studi crociani. Proprio il presidente dell’Istituto, Marco Presutti, suo amico, ignaro del fatto che fosse partito per la Turchia, il 30 maggio gli aveva mandato un messaggio in vista di impegni comuni. “Fatti sentire”, gli aveva scritto.

“Alessandro era un ragazzo con una passione straordinaria per il medioevo, la storia bizantina, il suo riferimento era David Abulafia, studioso del Mediterraneo medievale – ricorda Presutti dopo aver appreso la notizia dell’incidente -. Un ragazzo dalla vorace curiosità intellettuale, avido lettore, noto nel nostro ambiente per l’originalità di alcune sue posizioni, maturate comunque grazie a un solido metodo scientifico. Da quanto ho appreso questa non era la prima volta che andava in Turchia per i suoi studi”.

(immagine tratta dal quotidiano Karar)

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