I confronti televisivi tra candidati alle elezioni sono tutto fuorché divertenti, soprattutto visto che siamo in Italia, mica negli Stati Uniti. Ma la recente tendenza a farli (e a farli davvero super partes) è comunque una buona notizia per un sistema televisivo come quello italiano, noto più per la faziosità che per l’equidistanza dalle varie posizioni politiche. Il merito di questa moda dal sapore anglosassone è di SkyTg24, che già da qualche anno si autodefinisce “la casa dei confronti”. Il canale all news di Sky ultimamente ha un evidente tratto renziano, e questo è innegabile, ma rispetto a Rai e Mediaset sembra la Bbc.

Lunedì sera è toccato a tre dei candidati sindaco di Milano incrociare le lame a meno di una settimana dal voto: Giuseppe Sala per il centrosinistra, Stefano Parisi per il centrodestra e Gianluca Corrado per il Movimento 5 Stelle. Moderato in scioltezza da Gianluca Semprini, il dibattito non è mai decollato televisivamente, ma questa può essere considerata una buona notizia. Per una volta, insomma, niente pollaio da talk show politico ma confronto regolato ed equo tra i candidati.

Dal punto di vista prettamente televisivo, è bene dire sin da subito che c’è un vincitore per distacco e si tratta di Stefano Parisi. Disinvolto, rilassato e appassionato, si vede che è più abituato dei suoi avversari al mezzo televisivo. Beppe Sala, che Matteo Renzi ha fortemente voluto, in tv non funziona. Dalle parti del Pd lo sanno bene, visto che solo qualche giorno fa, nel corso di un dialogo “captato” in una libreria di Milano, il dem Emanuele Fiano lo confidava rassegnato a un interlocutore. Se la cava decisamente meglio in radio, Mister Expo, visto che ormai da tempo immemore è ospite quotidiano di Rtl 102.5, emittente radiofonica che evidentemente sta puntando assai su Sala. Ma lunedì sera sembrava un pesce fuor d’acqua. Concreto nei concetti, impacciato nell’esposizione degli stessi.

In America, dove prestano molta attenzione alla resa mediatica dei candidati, gli osservatori politici lo avrebbero massacrato, decretandone la morte politica. In Italia, per fortuna o purtroppo, non funziona così. Una prova? Basta leggere le risposte alla domanda che Sky ha fatto agli spettatori: “Chi vi ha convinto di più?”. Sala è addirittura arrivato al primo posto con il 35%, con Parisi incredibilmente ultimo con il 32%. Secondo (33% delle preferenze), il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado. Non certo un fenomeno televisivo, anzi, Corrado è sembrato troppo legnoso e con lo sguardo troppo fisso verso la telecamera. Aveva studiato e si è visto, ma è sembrata drammaticamente evidente la sua inesperienza in tv.

La forma è spesso sostanza, quando la politica si intreccia con la televisione, e anche il “look” dei candidati merita un cenno. Sala sceglie un completo dal taglio modernamente renziano con cravatta stretta, per Parisi un rassicurante completo tradizionale, mentre qualcuno deve trovare il coraggio di dire a Gianluca Corrado che quel gessato lì ormai nemmeno a Broadwalk Empire. Ma il candidato grillino avrebbe davvero bisogno di uno stylist (dagli occhiali al taglio di capelli, è tutto da rifare).

Televisivamente, e solo televisivamente, Stefano Parisi esce da vincitore dal confronto di SkyTg24: si merita un 7 pieno, forse addirittura di più. Sufficienza stiracchiata, invece, per Sala e Corrado: un 6- di incoraggiamento per due signori che fortunatamente si candidano a sostituire Pisapia a Palazzo Marino, non Carlo Conti a Sanremo.
Stasera si replica, sempre su SkyTg24 (canale 50 del digitale terrestre), con un confronto che si preannuncia decisamente più frizzantino, quello romano, tra Roberto Giachetti (centrosinistra), Giorgia Meloni (destra), Virginia Raggi (Movimento 5 Stelle), Stefano Fassina (sinistra) e Alfio Marchini (centrodestra).

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