Ha preso con sé il figlio, che il giorno prima aveva compiuto sette anni, e con la scusa di portarlo in fiera a Tirano mentre la compagna infermiera era al lavoro in ospedale, sono andati a Tovo Sant’Agata, in provincia di Sondrio. Era lì che stavano costruendo la loro nuova casa, ed è lì che ha soffocato il piccolo e poi si è ucciso. Tutto è accaduto nel pomeriggio di domenica 29 maggio quando Protasio Sala, 43 anni, dopo avere strangolato il bimbo, si è tolto la vita impiccandosi. Ha lasciato un biglietto di scuse alla consorte, che in quel momento era fuori casa. In quelle poche righe, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, faceva cenno ai problemi di salute del figlio. Nulla di grave, soltanto qualche disturbo del linguaggio. Secondo i carabinieri di Tirano che conducono le indagini, non ci sarebbero dubbi sull’omicidio-suicidio. Pare che non ci fossero problemi economici e che la coppia non fosse in crisi. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa.

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Roma, il corpo di una ragazza trovato semicarbonizzato vicino all’auto. Prima di morire: “Mamma sto tornando”

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Milano, coniugi trovati cadaveri in casa. I carabinieri: “Ipotesi omicidio-suicidio”

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