JULIETA di Pedro Almodòvar (Spagna 2016) Con Emma Suàrez, Adriana Ugarte. Durata: 96’ Voto 2/5

Una giovane insegnante di letteratura classica s’imbatte e innamora di un fascinoso pescatore sul treno mentre va a fare supplenza in una città lontana dalla propria. Resta incinta, sceglie di vivere con lui e la vita della neonata famigliola sembra toccata dalla fortuna. Peccato che siamo in un film di Almodòvar e dunque tutto tranne che di esistenza serafica possiamo parlare.

Infatti, vent’anni dopo ritroviamo la donna costernata dal senso di colpa e dal dolore. Ciò che è accaduto in mezzo è il contenuto di Julieta, la nuova opera dell’autore spagnolo recente concorrente all’ultimo Festival di Cannes dove è passata tra gli applausi del pubblico e l’indifferenza di critica e giuria. L’ispirazione arriva da tre racconti del premio Nobel Alice Munro, la condensazione in un melò inconfondibile è naturalmente tutta di Almodòvar, perennemente ossessionato da tragedie al femminile che ama narrare citando l’esimio collega Hitchcock. Teso, ben recitato ma – appunto – per nulla innovativo rispetto alla pregiata carriera del premio Oscar, si volge naturalmente a un pubblico di donne. (AMP)

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