“La funzione del giornalista è diversa da quella dei giudici, ci sono comportamenti moralmente e politicamente gravi che non costituiscono reato, ma che devono essere raccontati nell’interesse pubblico”. Così il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio spiega alla platea della libreria Il Libraccio di Roma la decisione di pubblicare come prima uscita della nuova collana PaperFirst, la casa editrice de il Fatto Quotidiano, ‘Il potere dei segreti’ di Marco Lillo. Che contiene intercettazioni penalmente non rilevanti che svelano i favori trasversali, i conflitti d’interessi e gli inciuci di chi fa il gioco delle parti nei talk show, nei giornali, anche tra controllori e controllati, tra magistrati e indagati. “Ecco perché, fatte salve le norme sulla privacy e sulla diffamazione, ci opporremo alla legge bavaglio di Renzi, faremo obiezione di coscienza e violeremo questa legge assurda, non solo per rispetto di una deontologia professionale ma perché abbiamo alle spalle qualcosa di superiore alla giurisdizione italiana, la Corte di Strasburgo e la Convenzione dei diritti dell’uomo, dove l’interesse pubblico dei cittadini di conoscere i segreti del potere prevale sempre anche sul segreto istruttorio”

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