Botta e risposta tra il deputato del M5S, Luigi Di Maio, e la giornalista Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’ su La7 che ha stigmatizzato la battuta di Beppe Grillo nel suo spettacolo sul sindaco di Londra (“voglio poi vedere quando si fa saltare in aria a Westminster…” ndr). “E’ stata l’ultima gaffe. Non si può continuare a dire che Grillo è un comico e poi è capo di un movimento politico” afferma la conduttrice. “Ma se lei va a teatro, non sa se sta ascoltando satira?” ribatte il vicepresidente della Camera Di Maio. “Ma non crede che si debba risolvere questa ambiguità? – replica la Gruber – Grillo o fa il politico o fa il comico?”. “In questo momento Beppe Grillo non è il capo politico del M5S, ma il garante delle regole. Lui applica le regole, ma – continua – le decisioni politiche vengono prese all’interno delle istituzioni dagli eletti del M5S. Sarà un modello non perfetto, ma andrebbe confrontato con quello degli altri partiti e comunque il Movimento 5 stelle cammina sempre di più con le proprie gambe”. Poi torna sul caso Pizzarotti: “Non abbiamo mai chiesto le dimissioni di un sindaco di un altro partito per un avviso di garanzia, che è un atto dovuto. Ma il sindaco di Parma ce lo ha nascosto per 3 mesi. Pizzarotti l’ho incontrato ad Imola- spiega – e il mio staff è sempre stato in contatto con il suo, anche il giorno in cui l’avviso di garanzia è stato reso noto dalla stampa”

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