Duello fibrillante tra il candidato sindaco per il centrodestra a Milano. Stefano Parisi, e il deputato Pd Andrea Romano nel corso di Omnibus, su La7. A innescare la miccia del dibattito è l’opinione critica di Parisi nei confronti della campagna del Pd sul referendum relativo alla riforma costituzionale. “Non c’è un clima sereno” – osserva l’ex ad di Fastweb – “perché il referendum è stato molto caricato dal messaggio ‘pro o contro Renzi’. Questa modifica costituzionale mi sembra molto confusa. L’anomalia è che Renzi non ha mai avuto i voti degli italiani e fare una riforma costituzionale sotto questa pressione e sbagliato”. E rivela: “Addirittura ieri mi hanno chiesto di firmare un appello per il SI’ al referendum, dicendo che, in caso di vittoria del No, lo spread andrebbe a 500 punti. Queste sono sciocchezze. Parliamo invece dei contenuti del referendum. Io sinceramente non ho deciso se votare Sì o No, voglio studiare per bene le cose” La conduttrice Alessandra Sardoni gli chiede se la sua decisione dipende dall’esito delle amministrative milanesi, ma si inserisce Romano, che afferma: “Tutto dipende da cosa dice Salvini. Lei mi sembra in imbarazzo, Parisi, forse non si è coordinato con Salvini”. Parisi, ripetutamente interrotto dal parlamentare dem, sbotta: “Questa è una sciocchezza. Voi del Pd sapete dire solo questo. Cosa c’entra Salvini? Stavamo parlando del referendum. Non sono abituato a parlare in questo modo, ma a lavorare. E quando uno finisce un concetto, mi faccia finire. Poi parli lei”. “La ringrazio per l’autorizzazione”, replica Romano. Parisi ribadisce le sue ragioni, ma Romano ribatte: “Comprendo il suo nervosismo. Ma mi sembra difficile che con questo rapporto così conflittuale si possa davvero governare Milano”. Il candidato sindaco rigetta l’accusa al mittente, mentre il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Ferruccio Sansa, commenta in modo lapidario: “Dei rapporti conflittuali veramente il Pd è maestro mondiale”

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