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Crozza: “Bonus bebè di Renzi? Mancette sull’orlo di una crisi di voti”

di F. Q.

Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), annunciando, tra le lacrime, la riammissione di Fassina alla competizione elettorale di Roma: “Il Consiglio di Stato ci ha messo un bel po’: doveva capire prima chi fosse Fassina. Perché mandare a casa Fassina subito prima del voto, quando ci può andare da solo subito dopo? Salvini invece ha dato il suo ok alla Raggi per il ballottaggio. Povera Meloni, a forza di Photoshop per i manifesti ora la scambiano per un’altra“. Il comico poi si rivolge al deputato M5S, Alessandro Di Battista, ospite in studio e ironizza sulla sospensione di Pizzarotti: “Ma la Raggi la cacciate prima del voto, dopo il voto o durante il ballottaggio? Comunque, di sicuro la mail di espulsione di Pizzarotti non l’ha scritta Di Battista, che ha un alibi di ferro: la mail aveva tutti i congiuntivi a posto. Si scherza, Di Battista. Non mi permettessi”. E aggiunge: “Renzi vuole raddoppiare bonus bebè, da 80 a 160 euro al mese per il primo figlio e 240 per il secondo. Appena si avvicinano le elezioni, a Renzi scatta questa cosa degli 80 euro e dei suoi multipli. Tra l’altro, il bonus bebè c’è in tutta Europa: in Irlanda, Inghilterra e Svezia te lo danno fino a 16 anni, in Germania e in Norvegia fino a 18, in Austria fino a 19, in Belgio fino a 25. Cioè in Belgio passano direttamente dal bonus bebè alla pensione. In Italia invece te lo danno fino a 3 anni. E dopo al bebè che cosa succede?”. Il comico si cala nei panni di Renzi e poi osserva: “Fai il bonus bebè, ma fallo bene come negli altri Paesi europei, che hanno tanti servizi gratis perché è giusto che ce li abbiano, non perché qualcuno vuole vincere le elezioni. Mancette sull’orlo di una crisi di voti. Sembra una commedia spagnola e invece è una tragedia italiana“. Poi si sofferma sul referendum sulla riforma costituzionale: “Renzi è stato chiaro: se a ottobre lo perde, va a casa. Praticamente se vince il sì, sparisce il Senato e resta Renzi. Se vince il no, resta il Senato e sparisce Renzi. Ma lo sai che alla fine il Senato non è poi così male? Anche perché senza Senato mi sparisce anche Verdini. E chi la fa la campagna elettorale Pd a Cosenza? Verdini che va a Cosenza col Pd è come vedere Donald Trump che va alla Mecca coi Village People“. Nel finale, il comico imita Verdini: “Destra e Sinistra sono come lo spritz: non sai dove finisce il vino bianco e inizia l’Aperol. Basta fottersi le olive

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