«Mi hanno preso tutto, ma mi è rimasta la voce» ha detto il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi dopo che il governo iraniano le ha sottratto tutto quello che possedeva come intimidazione in seguito alle sue prese di posizione contro il regime. Anche la medaglia del Nobel che le avevano consegnato a Stoccolma ora è in qualche archivio di stato, o a casa di uno zelante uomo delle forze dell’ordine che forse l’ha già rivenduta sul mercato nero. La voce però, quella rimane. La voce, la scrittura è un’arma che non può essere sottratta, e per combattere un governo è l’arma più pericolosa perché può colpire più nel profondo di un kalashnikov o di una granata. La voce non ferisce il corpo, ma è diretta all’anima e può far germogliare sulle rocce dell’indifferenza il fiore della consapevolezza.

«Nel mondo ci sono milioni di persone che vivono in villaggi poverissimi e sono ridotte alla fame: queste persone sono facilmente strumentalizzabili, non hanno niente da perdere. Gli intellettuali progressisti, e non solo, mettano il loro sapere al servizio delle nuove generazioni: solo così sconfiggeremo i fanatismi e sradicheremo la violenza». La parola può creare ponti, accorciare le distanze, perché è l’unico modo che abbiamo per conoscerci a vicenda, e la conoscenza è il primo passo per la comprensione. Shirin Ebadi sarà una degli ospiti della terza edizione di ScrittuRa festival che guarderà in modo particolare alla libertà di parola e al pluralismo.

Ma ScrittuRa festival sarà anche qualcos’altro, ovvero un momento di incontro di una comunità. Umberto Eco scriveva che “Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Incontrarsi nelle piazze e nelle strade di Ravenna e di Lugo per ScrittuRa festival sarà un modo di conoscersi e vivere assieme vite che non sono le nostre. Solitamente la lettura e la scrittura sono attività individuali, solitarie per loro stessa natura. ScrittuRa sarà un modo per condividere questa esperienza, scoprirsi parte di una comunità. Sarà un modo per ritrovare la ritualità collettiva e pubblica che caratterizzava agli albori la lettura, quando a conoscere gli idiomi che componevano frasi e parole era una minoranza che mediava tra il libro e la collettività leggendo ad alta voce.
A popolare la città saranno scrittori, editori, editor, traduttori, giornalisti e lettori.

Con noi ci sarà anche la compagna dell’ultima battaglia culturale di Umberto Eco, l’editrice Eleonora Sgarbi, che con lui ha fondato la Nave di Teseo. Ci sarò Alberto Rollo direttore letterario di Feltrinelli, il più grande editore rimasto fuori dalla fusione Mondadori-Rizzoli, ma soprattutto ci saranno molti autori come Simonetta Agnello Hornby che quotidianamente lotta per i diritti dei minori nel mondo, grandi scrittori come Andrea Vitali, Antonio Moresco e molti altri. Ci sarà anche una mostra su letteratura e frontiera, i disegni realizzati da LRNZ per i libri di Murakami, incontri su grandi autori italiani e internazionali come Vladímir Majakóvskij, Eduardo De Filippo e Olindo Guerrini tenute da grandi autori contemporanei e ancora lezioni di scrittura, passeggiate letterarie, … insomma tantissime vite da vivere assieme.

Articolo Precedente

Il rumore delle cose che iniziano, il romanzo d’esordio di Evita Greco: semplice, immediato, da perdercisi dentro

next
Articolo Successivo

Trasparenze 2016, a Modena un festival dove il teatro si fa annusare e si fa scoprire

next