La Regina respinge l’assalto e torna a sventolare lo scettro. Serena Williams vince per la quarta volta gli Internazionali d’Italia mettendo fine a un digiuno di successi che durava dal 23 agosto 2015. Rompe l’incantesimo post clamorosa eliminazione negli US Open contro Roberta Vinci regolando Madison Keys, uno degli astri nascenti del circuito. La 21enne statunitense crolla sotto il peso di 32 errori non forzati dopo quasi un’ora e mezza di gioco e un primo set altamente spettacolare risolto solo al tie-break dalla potenza di Serena. Dopo i successi del 2002, 2013 e 2014, Serena riprende il cammino al Foro Italico quando manca una settimana dal Roland Garros. A Roma aveva vinto il suo primo torneo sulla terra rossa, ancora dalla Capitale riparte dopo lo shock per aver mancato sul cemento di casa il Grande Slam nel 2015. Deve sudare, ma nonostante le resistenze della Keys, in splendida forma e destinata a essere una delle possibili giocatrici più forti al mondo nel post Serena, alla fine ha ragione lei.

Sofferenza nel primo Spettacolare il primo set, nel quale Serena recupera il break iniziale della connazionale. Keys scatta subito 2-0, difende il servizio ma poi la numero uno al mondo accelera. Rientra sul 3-3 e va avanti per la prima volta sul 4-3 con il suo turno di battuta. La 21enne di Rock Island non si scompone, tiene botta e continua a giocare un tennis splendido trovando ben 6 aces e mettendo spesso alle corde l’avversaria, che però non concede nulla al servizio. Per assegnare il primo punto ci vuole il tie-break, spettacolare anche quello. Keys sale 1-0 ma la Williams risponde portandosi 3-1. Finita? Macché. La giovane promessa americana non ha più nulla da perdere e rientra 5-5 grazie a un dritto devastante dopo aver spostato Serena, che può solo applaudirla. Poi torna la killer di sempre: punto angolato e battuta imprendibile per stendere le resistenze durante quasi un’ora di gioco. Come già accaduto all’altra connazionale McHale nel terzo turno, lo sforzo per mettere in difficoltà Sua Maestà viene subito pagato a caro prezzo.

La spinta di Serena La Williams accelera immediatamente nel secondo. Concentrazione, colpi vincenti, meno errori al servizio e la Keys crolla. In un amen ci si ritrova sul 3-0 con un doppio break e la missione della giovane americana diventa impossibile, più che complicata. Calano le sue percentuali, Serena la fa muovere e attacca con potenza. Restano sprazzi di ottimo tennista della 21enne, ma il controllo del match è tutto nella racchetta regina. L’unico sussulto è infatti dovuto a un suo passaggio a vuoto: Serena commette due doppi falli in battuta dando il 3-1 alla Keys, che poi tiene a zero la Williams sul suo turno di servizio e si riavvicina dimezzando i break di svantaggio. La risposta è però veemente e il ritmo di chi cerca di attaccare il trono cala: tre dritti in rete nel settimo gioco, sul suo turno di battuta, costruiscono il 5-2 di Serena. La Keys prova l’ultimo colpo di coda: costruisce un altro break attaccando senza scrupoli ma perde il servizio consegnando nelle mani della Williams il 70esimo torneo della sua carriera. Una prova da “dura a morire”, quella della giovane tennista americana. Si farà e anche molto presto. Per il momento, però, il trono della Regina rimane inattaccabile, soprattutto a Roma dove ha vinto 20 consecutivi. L’ultima sconfitta risale al 2010. Da allora nessuna è stata in grado di piegarla sulla terra rossa della Capitale. Chapeau.

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