Confronto a L’Aria che tira (La7) tra il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez e il senatore Pd Stefano Esposito sulle parole pronunciate dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che, nel corso di un comizio elettorale, aveva invitato Renzi ‘ad avere paura’. Aspra la critica di Esposito: “E’ evidente che c’è un abbassamento del livello del confronto politico. Mi sarei aspettato che il giorno dopo de Magistris, dopo essersi riguardato, avesse detto: ‘Beh, forse ho fatto una sciocchezza’. Il fatto che non abbia ammesso questo mi preoccupa”. Poi cita un altro episodio nel quale il primo cittadino del capoluogo campano, assieme a due assessori della propria giunta, aveva contestato il premier. “Ognuno ha il suo stile e io non ho lo stile di de Magistris, però rimettiamo tutto nel loro ambito” – osserva Gomez – “Ho visto un numero sufficiente di campagne elettorali per sapere che solitamente questa è una caratteristica abituale da sempre. Possiamo, ad esempio, ricordare Bossi e i suoi proiettili da 300 lire per i giudici o Berlusconi che dava del ‘coglioni’ agli elettori di sinistra. Le campagne elettorali sono brutte, sporche e cattive. Del resto, come diceva Rino Formica, la politica è sangue e merda. E continua a esserlo“. Il parlamentare de condivide la menzione dell’adagio di Formica, ma replica: “Quella però era un’altra era. Ora c’è la rete, che ha una grande capacità di ingigantire e di travisare i fatti. La politica avrebbe bisogno di una discussione, sì aspra, ma sempre in una logica di rispetto”. Esposito cita la manifestazione degli anarchici al Brennero contro l’innalzamento del muro austriaco: “Si sono concentrati lì gruppi di teppisti, i black bloc, che hanno attaccato la polizia, a cui esprimo la mia solidarietà. Ed è incredibile che in questa vicenda, nessuno intervenga, nonostante si sappia con chiarezza la matrice, e io lo so perché questi black bloc giravano anche in Val di Susa. Parliamo di una persona che dirige questi soggetti e che ha un nome e cognome”. Gomez ridimensiona l’allarme lanciato dal senatore Pd: “In un dibattito in rete bisogna essere educati, non violenti, ironici, sarcastici, ma poi dobbiamo tutto ricondurre alle cose. E’ giusto condannare la violenza. Non dimentichiamo che in Italia c’è stato il periodo del terrorismo, ma sia i politici, sia noi, esponenti dell’informazione, dobbiamo dare a tutte le cose il giusto peso, perché altrimenti sembra tutto uguale. Una volta” – prosegue – “Autonomia Operaia portava 50mila persone in piazza che facevano il gesto delle tre dita della mano a forma di pistola P38. Qua abbiamo alcune migliaia di black bloc che si ritrovano da tutta Europa. Problema grave, da combattere, però non esageriamo

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