I deputati M5S della commissione Ambiente della Camera hanno diffidato i ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Beni culturali a sospendere l’autorizzazione alla piattaforma Vega di Edison, installata nel canale di Sicilia. Lo scorso anno via Veneto ha concesso una proroga della relativa concessione nonostante il ministero dell’Ambiente avesse nel frattempo chiesto un risarcimento di 69 milioni alla società controllata dai francesi di Edf nel processo in cui la multinazionale è accusata di aver iniettato illegalmente in un pozzo sterile rifiuti petroliferi.

Di cui la richiesta di “sospendere immediatamente in autotutela l’autorizzazione rilasciata alla piattaforma Vega nel canale di Sicilia, almeno fino alla sentenza di primo grado del processo in corso al tribunale di Modica a carico degli amministratori della piattaforma e di Edison“. “E’ assurdo – afferma la deputata Claudia Mannino – che il ministro dell’Ambiente sia venuto a giustificare in Aula il raddoppio della piattaforma, nonostante i danni ambientali ingentissimi da 69 milioni di euro, tanto che lo stesso ministero si è costituito parte civile nel procedimento in corso. Un comportamento che definire schizofrenico è certamente riduttivo”.

La concessione della Vega, ricorda il Movimento, risale al 1984 e “a novembre del 2015 la discussa ex ministro Guidi l’ha addirittura prorogata per altri 10 anni, riconoscendone la ‘compatibilità ambientale’. Alla luce del rapporto Ispra, che ne ha certificato i danni, ci aspettavamo dal ministero di Galletti un gesto di autotutela, con la sospensione della concessione ma non è avvenuto. Evidentemente Edison e Confindustria vengono prima della tutela ambientale e della salute dei cittadini”.

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