Referendum sulle riforme costituzionali? Voterò no convintamente e farò di tutto per convincere chiunque a votare no. E’ una riforma semplicemente orrenda, con due cose positive su cento orrende”. Sono le parole del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, durante Otto e Mezzo (La7). La firma de Il Fatto si sofferma sulle dichiarazioni rese da Matteo Renzi circa la questione morale che riguarderebbe tutti i partiti e i movimenti politici: “Questo tema ha sempre imbarazzato anche la sinistra, sempre ammesso che si possa parlare di sinistra nell’attuale Pd. Quando ne parlò per primo Enrico Berlinguer, non è che tutto il Pci lo applaudì. C’era chi era d’accordo e chi, come Giorgio Napolitano, lo era molto meno. Nelle parole di Renzi ho riscontrato un aspetto positivo, e cioè che finalmente almeno lui, a differenza di suoi altri colleghi di partito, ha fugato questo alone di complotto che ci sarebbe nella magistratura contro il Pd”. E precisa: “La cosa che mi ha convinto a metà nelle sue dichiarazioni riguarda la prescrizione, perché continua a dire che sta facendo di tutto per abbattere i disastri che ha compiuto la ex Cirielli nel 2005, ma è chiaro che, se hai un alleato come Alfano, non puoi fare miracoli. Non mi ha convinto quando ha insistito sulla questione morale che, secondo lui, riguarderebbe tutti. E’ ovvio che riguarda tutti” – continua – “dai politici ai giornalisti, ed è vero che nel M5S ci sono stati problemi. Tuttavia, l’incidenza di indagati e di imputati nel Pd è maggiore, perché si parla di 124 casi. Ed è naturale che si ti accompagni a Verdini e a De Luca o ti arrabbi con Davigo, non dai proprio il segnale di un partito che dalla mattina alla sera vuole risolvere la questione morale” (Vedi la seconda parte)

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