Cinque mesi con pena sospesa a Giacomo Bozzoli, il nipote dell’imprenditore Mario Bozzoli, di Marcheno, nel bresciano, di cui non si hanno notizie dallo scorso 8 ottobre e per la cui scomparsa è indagato lo stesso Giacomo con il fratello Alex e due dipendenti della fonderia Bozzoli. Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza e minacce alle persone il capo d’imputazione. “O ci paghi o ti sparo”, avrebbe ripetuto Bozzoli, fra il 19 e il 20 giugno di tre anni fa, al titolare di una ditta bresciana, poi fallita, della quale Giacomo e il padre erano creditori per oltre 280mila euro.

Il giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia ha invece ritenuto di non doversi procedere, per mancanza di querela, nei confronti di Adelio Bozzoli, padre di Giacomo e fratello di Mario, che era accusato assieme al figlio. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna, per entrambi, di otto mesi.

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