Si avvicina un matrimonio nel mondo dei cartoni animati. Comcast, il colosso della tv via cavo americana cui fa capo anche la Universal Pictures, tratta l’acquisto di DreamWorks Animation, lo studio boutique di Jeffrey Katzenberg. Dall’unione nascerebbe un gruppo in grado di sfidare Walt Disney. L’operazione ha un valore di 3 miliardi di dollari, il 30% in più dell’attuale valore di mercato di DreamWorks. E mette le ali ai titoli di DreamWorks, che arrivano a guadagnare fino al 15%.

Universal Pictures negli ultimi anni ha incassato molti successi con Cattivissimo me e i Minions, ma nonostante questo resta un attore non protagonista per i cartoni animati. O almeno molto lontano da Walt Disney. L’acquisizione consentirebbe invece a Comcast di accelerare la propria strategia, arricchendo di nuovi soggetti i parchi a tema. Cercando di emulare Walt Disney, Comcast infatti sta cercando di usare i ‘marchi animatì in portafoglio per ampliare l’offerta di prodotti per i consumatori e i parchi a tema, nei quali potrebbero entrare a far parte Shrek, Kung Fu Panda e Madagascar.

DreamWorks Animation, nata dallo spin off dagli studios di Steven Spielberg DreamWorks nel 2004, ha i diritti anche su cartoni più datati, quali il fantasma Casper. E produce cartoni animati televisivi per società quali Netflix. Se l’operazione dovesse andare in porto, Comcast potrebbe unire Illumination, la sua divisione di cartoni animati, con DreamWorks, forse sotto la guida Christopher Meledandri, amministratore delegato di Illumination.

Negli ultimi anni Katzenberg ha in varie occasioni cercato di rafforzare DreamWorks. Nel 2014 c’è stato il tentativo con Softbank non andato in porto. Poi la possibile fusione con Hasbro, anche questa naufragata con la contrarietà espressa da Walt Disney, uno dei maggiori clienti di Hasbro. Katzenberg ha quindi deciso di dedicarsi più intensamente alla società, ma i risultati finora sono stati a luci e ombre. Kung Fu Panda 3 ha incassato recensioni positive e 504,4 milioni di dollari al botteghino. Una cifra che gli analisti ritengono deludente. La pressione su DreamWorks è tornata a salire negli ultimi giorni dopo la nota di Doug Creutz, analista di Cowen and Company, che ha espresso preoccupazione per le prossime uscite di DreamWorks: “Riteniamo che essere il quarto, il quinto o sesto migliore studio di animazione non sia un buon posto in cui stare”.

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