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Christo si è fermato a Iseo. E il lago viene catapultato nella top ten delle mete 2016

Tutto quello che c'è da sapere sull'installazione "The Floating Piers" dell'artista bulgaro-newyorchese: come e quando camminare sulle acque e le dritte per aggiudicarsi un posto in treno, in battello o un letto. E magari anche un pezzetto dell’opera. Gratis...

Testo e Foto di Lucio Valetti

«Come potevamo dire di no a uno che ha ‘impacchettato’ il Pont Neuf a Parigi e il Reichstag di Berlino, che ha ‘circondato’ (con polipropilene fucsia) le isole nella baia di Miami…». Eppure il geniale e “fastidioso” Christo Vladimirov Yavachev, dirompente artista bulgaro-newyorchese, ha spesso raccolto ostilità e divieti. La sua idea di un percorso sulle acque è vecchia di 40 anni. Ci aveva provato sul delta del Rio de la Plata. Ma Riccardo Venchiarutti non è mai stato sindaco da quelle parti. Così gli avevano detto di no. Ed erano solo duecento metri di molo galleggiante… Poi, stessa richiesta per la baia di Tokyo. Niente da fare. Adesso, a 80 anni suonati, il piccolo lago lombardo gli consente di farlo.

«Come facevamo a dirgli di no? Anzi, non ci ha proprio nemmeno sfiorato l’idea». E così Venchiarutti, sindaco di Iseo al secondo mandato, può essere annoverato fra gli artefici, quasi “coautori”, dell’opera di Christo. Insieme con Paola Pezzotti e Fiorello Turla, sindaci di Sulzano e Monte Isola. E prima l’Autorità di bacino lacuale. Insomma, senza di loro The Floating Piers sarebbe rimasta ancora una volta nel cassetto.

Il primo camminamento galleggiante collegherà Sulzano (sul litorale est dell’Iseo) a Peschiera Maraglio, su Montisola. Lì il percorso continuerà sulla terraferma, fino a Sensole. Lungo quella passeggiata due moli galleggianti prenderanno il largo (il più lontano, a Sensole, andrà percorso all’andata; quello prossimo a Peschiera sarà la via del ritorno), per ricongiungersi a 200 metri dall’isola di San Paolo. A quel punto la passerella definirà il perimetro della piccola isola privata.

L’intero pontile sarà costituito da 200mila blocchi in polipropilene a sezione cava di 50x50x40 centimetri, accostati e collegati fra loro a formare 32 moduli di 100 metri di lunghezza per 16 di larghezza. Il cantiere da cui parte tutto è a Montecolino. Un tempo lì c’era la Caproni e ci costruiva gli idrovolanti. Si sta lavorando da mesi. I blocchi vengono assemblati in moduli e fatti scivolare in acqua. Ogni segmento verrà fissato al fondale, che arriva anche a cento metri. Per farlo si utilizzeranno 150 ancore del peso di 7 tonnellate, messe in sicurezza da subacquei professionisti. Un lavoraccio. L’installazione (perché pur sempre di un’opera d’arte stiamo parlando) verrà coperta con 70mila metri quadri di tessuto giallo cangiante. Il montaggio definitivo sarà effettuato nella settimana prima del 18 giugno da 600 persone.

Il costo? Una quindicina di milioni. Tirati fuori di tasca propria da Christo. Rientrerà delle spese grazie alla vendita di schizzi, disegni e progetti su carta (“solo” una sessantina) a prezzi da capogiro. Un milione, anche due. Cose così. Ma nessuno, a opera smontata, potrà mettersi nella piscina di casa un pezzo del molo. Perché tutto il materiale è destinato al riciclo. Chi ci sarà stato, però, potrà ricevere in regalo un quadrotto (7 x 7 cm) di quel  tessuto giallo cangiante; per averlo bisognerà prenotarsi, appena verrà reso noto come.

Una curiosità: Christo ha una schiera di fan che lo segue ovunque vada a creare e provocare con la sua arte. Sembra che qualcuno di questi abbia affittato tutti i Riva (quei preziosi motoscafi costruiti proprio a Sarnico) disponibili per metterli al servizio del seguito. Pare che un imprenditore del luogo si sia procurato decine di biciclette per consentire a chi arriva in auto, e dovrà parcheggiare lontanissimo, di avvicinarsi al punto di ingresso a Sulzano. Solo che le autorità hanno deciso di vietare l’accesso in paese alle bici dei non residenti. Ma si sta ancora discutendo in merito. Tutti gli alberghi, le pensioni, i b&b, gli ostelli e le stanze degli amici sono già prenotati. Non si trova un letto nemmeno a pagarlo a peso d’oro (e comunque costava caro anche prima). Si mormora di ville affittate a prezzi da Beverly Hills. Allora, come farà il piccolo lago d’Iseo ad accogliere il mezzo milione di persone, o più, che si prevede si riverserà sulle sue sponde? Innanzitutto, conviene aggiudicarsi prima possibile un passaggio in battello da una delle località costiere più lontane dal luogo dell’evento: la biglietteria online è stata aperta da poco e i posti ci sono…

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