Sulla famosa aria della brigata Julia (Sul ponte di Perati) lo scrittore e capo partigiano Nuto Revelli scrisse questa canzone, divenuta famosa per l’intensità e per lo spirito battagliero con cui Nuto inneggia alla conquistata libertà dal nazifascismo.

Qui la ripropongo in un’esecuzione live del 1965 mia e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, vent’anni esatti dopo la Liberazione.

Articolo Precedente

25 aprile, la vera storia di “Bella Ciao”. Dai partigiani a Yves Montand, come è diventata un inno di resistenza

next
Articolo Successivo

25 Aprile: Giorgio Marincola, il partigiano ‘meticcio’ che combattè i nazifascisti

next