Licenziati dopo essere stati trovati con materiale propagandistico dell’Isis. E’ successo a due autisti che lavoravano per le società che hanno in appalto i servizi di trasporto degli europarlamentari a Bruxelles e Strasburgo. La notizia è stata pubblicata dal settimanale tedesco Der Spiegel e ripresa dai media belgi. La polizia belga ha aperto un’inchiesta.

Non è chiaro quando sia avvenuta la scoperta del materiale. I servizi di trasporto degli eurodeputati sono oggetto di discussione da qualche tempo, soprattutto da quando si è scoperto che uno degli attentatori di Bruxelles coinvolto negli attacchi del 22 marzo scorso aveva lavorato per il Parlamento europeo.

A gennaio 2016, cominciando il suo turno e prendendo quindi possesso dell’auto di servizio, un autista ha raccontato di aver trovato dentro il lettore dell’auto un cd con l’inno dell’Isis e ha poi segnalato il fatto ai servizi di sicurezza. Che poi hanno scoperto chi lo aveva dimenticato e chiesto alla società che ha in gestione l’appalto il suo allontanamento. Il trasporto degli europarlamentari è affidato a ditte esterne, ma l’Europarlamento ha avviato una riflessione a questo proposito anche e proprio in ragione di motivi di sicurezza. Che si scontrano però, come spesso accade, con quelli economici.

Dopo la strage nella capitale del Belgio, a lanciare l’allarme per quanto riguarda il personale dello scalo di Zaventen era stato un sindacato della polizia aeroportuale di Bruxelles. In una lettera aperta alle autorità infatti si denunciava la presenza tra i dipendenti di “almeno 50 tra simpatizzanti e spie dello Stato Islamico“.

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