Dopo la prevendita iniziata nel mese di febbraio, a maggio inizia la commercializzazione ufficiale della nuova Volkswagen Tiguan. Si tratta della seconda generazione dello sport utility compatto, il primo a nascere sull’ormai nota piattaforma modulare MQB del gruppo tedesco.

Quella utilizzata per le vetture di taglio medio, a prescindere dall’architettura. Anche se, in questo caso, vale la pena ricordare che il comparto dei suv compatti è in ascesa costante: le stime indicano infatti che nei prssimi quattro anni se ne venderanno oltre due milioni in tutto il mondo.

Così a Wolfsburg hanno deciso di essere in prima linea su questo fronte: con la Tiguan, di cui dal 2007 ad oggi sono stati venduti 2,8 milioni di esemplari, ma anche con altri modelli. L’amplimento della gamma suv Volkswagen prevede infatti l’introduzione di un nuovo modello per ogni segmento, entro la fine del decennio. Il prototipo di crossover cabrio T-Cross Breeze, presentato all’ultimo salone di Ginevra, è buon testimone di questa strategia.

Si comincia appunto dalla nuova Tiguan, che rispetto al passato è orientata anche sul versante offroad, con un’altezza da terra di 200 mm nelle versioni con trazione integrale. Che hanno tra l’altro un peso rimorchiabile di 2.500 kg e, a richiesta, uno speciale frontale con angolo di attacco di 25°.

Il che non significa aver sacrificato il comfort di guida o le dotazioni di bordo, tra cui spiccano le tecnologie di infotainment: l’App Connect è di serie su tutta la gamma italiana e permette un collegamento ottimale per smartphone o tablet. Nel pacchetto comfort, come optional, è poi inclusa anche una base di ricarica induttiva per smartphone.

Quanto al parco motori, saranno disponibili due benzina e quattro turbodiesel con potenze comprese tra i 115 cavalli del nuovo (per questo modello) 1.6 tdi e i 240 della 2.0 tdi biturbo. Mentre il listino partirà da 27.550 euro.

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