Il no al nuovo ospedale è stato uno dei cavalli di battaglia del M5s a Livorno: cuore della campagna elettorale e centro dell’azione politica – dopo il successo alle elezioni – della giunta, con una lunga “resistenza” alle pressioni della Regione Toscana guidata dal Pd. Ma dopo quasi due anni il sindaco Filippo Nogarin non ha ancora rescisso l’accordo di programma del 2010 tra Regione e l’amministrazione comunale (allora guidata dal Pd) su cui si basava l’operazione in project financing da 266 milioni di euro. “Nessuna marcia indietro – chiarisce Nogarin alle opposizioni – L’iter è quasi ultimato, manca solo l’ultimo incontro”. Tra il dire e il fare c’è però il rischio di una possibile richiesta di risarcimento danni che potrebbe rivelarsi salatissima soprattutto per le casse del Comune di Livorno. Così ora i Cinquestelle si appellano a Rossi: “Chiediamo formalmente alla Regione – dicono i grillini – di rescindere consensualmente l’accordo, il Comune non può annullarlo unilateralmente senza correre il rischio di dover pagare pesanti penali alla ditta appaltatrice”. Rossi, tuttavia, è sostenitore da sempre del progetto di un nuovo ospedale in città. I livornesi si sono anche pronunciati su questa operazione, anzi non si sono pronunciati: nel 2010 fu organizzato un referendum: vinse il sì, ma il voto non fu valido, perché però partecipò solo il 20 per cento degli aventi diritto.

L’accordo Comune-Regione scadrebbe nel 2018. Il M5s lo vuole rescindere prima e vuole firmare un’intesa diversa per la ristrutturazione dell’ospedale attuale, costruito negli anni Trenta e riqualificato in alcune sue parti. Il Comune – spiega Nogarin – non vuole però rescindere “unilateralmente” l’accordo ma chiede la “firma congiunta” della Regione perché altrimenti l’impresa che si è aggiudicata il bando (l’associazione temporanea d’impresa Guerrato di Rovigo, ndr) “potrebbe impugnare l’atto e chiedere un risarcimento danni importante”. La giunta toscana rescinderà l’accordo? IlFattoQuotidiano.it lo ha chiesto direttamente all’assessore alla sanità Stefania Saccardi: “La Regione – scrive la vicepresidente della Regione – ha preso formalmente atto della volontà del Comune di non dar corso all’accordo di programma. Il Comune ha presentato una proposta di ristrutturazione del vecchio ospedale che è in corso di valutazione da parte degli uffici tecnici”.

Nogarin rispedisce al mittente le accuse di immobilismo: “L’ultima riunione formalizzerà la chiusura dell’accordo 2010. Stiamo aspettando che la Regione ci convochi: l’atto va rescisso congiuntamente perché in caso contrario la responsabilità dell’annullamento sarebbe tutto a carico del Comune, con tutto ciò che ne consegue”. L’assessore Ina Dhimgjini è sicura: “L’accordo del 2010 è di fatto superato, ci sono atti e tavoli tecnici a dimostrarlo”. A precisare che “non c’è alcuna volontà di trascinare tutto fino al 2018″ è l’assessore all’urbanistica Alessandro Aurigi.

A riaccendere la questione sul nuovo ospedale è stata una mozione presentata dai 3 espulsi dal M5S – ora all’opposizione nel gruppo Livorno libera – insieme a un altro ex grillino, Marco Valiani (Livorno bene comune): “A oggi l’impianto deliberativo relativo al nuovo ospedale non è stato minimamente intaccato” dice Giuseppe Grillotti. Anzi, sottolinea, “all’interno del bilancio 2015 e 2016 continuano a esser previste risorse per la viabilità collegata al nuovo ospedale. E’ una contraddizione, permangono dubbi sull’effettiva volontà di bloccare davvero l’operazione”.

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