“Per me è giunta la fine”. E’ quanto afferma in un nuovo video il capo dei Boko Haram, Abubakar Shekau, che appare con il volto emaciato, stanco e con la barba folta. Secondo fonti militari di alto rango nigeriane si tratta di una resa. Il video di cattiva qualità – a differenza di quelli girati a fine 2014 e inizio 2015 – è stato postato su Youtube, ma non è chiaro quando sia stato realizzato. “Che Allah ci protegga dal male, ringrazio il mio creatore”, prosegue Shekau, parlando in lingua hausa ed in arabo con accenti che a volte sfiorano il cinismo, tipici del suo modo di presentarsi.

Shekau nelle immagini compare davanti ad un fondo verde pallido e con accanto una bandiera jihadista nera e quando evoca Gwoza, la città dello Stato di Borno (nord-est) presa dai Boko Haram a metà del 2014 e che diventò poi la sede del suo “califfato”, utilizza il passato remoto. Immagini, linguaggio e contenuti del video che fanno presagire che per il leader del gruppo, dato più volte per morto, la fine sia oramai più che vicina.

I militari di Abuja sono convinti che il video non sia altro che il testamento di Shekau, e che per la formazione integralista sia giunta la fine.
“Il messaggio è chiaro”, ha precisato una fonte militare di alto rango alla Bbc online. “Vedere Shekau nel video non significa altro che il gioco è finito. E’ un video di addio”. Secondo la fonte un altro segnale della possibile resa del gruppo è anche il linguaggio usato dal suo capo: “per questo terrorista arrogante parlare in un tono così passivo e sottomesso dimostra che è stato sconfitto”.

Immagini, linguaggio e contenuti del video fanno presagire che per il leader del gruppo la fine sia oramai più che vicina. Ma secondo alcuni analisti non è chiaro se il messaggio di resa si riferisca al gruppo tout-court, oppure allo stesso Shekau, e ad una sua possibile abdicazione in favore di altri eventuali leader. E non si esclude che il video possa anche essere una macchinazione, una trappola, un inganno da parte dello stesso Shekau. Ma il volto stanco ed emaciato, la sua barba folta, fanno però pensare che il capo dei jihadisti nigeriani non se la stia passando bene. Dopo anni di guerriglia, costata la vita a migliaia di persone, il gruppo appare sempre più relegato in una area a ridosso tra la Nigeria ed il Camerun grazie all’ intensificarsi delle operazioni militari, con numerosi terroristi uccisi e ostaggi liberati.

 

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