Rabbia e sconforto, sono questi i sentimenti di chi oggi all’ambasciata belga ha depositato un fiore in ricordo delle vittime degli attentati di stamattina nel cuore della Capitale europea, a Bruxelles. “Rabbia non solo contro i terroristi ma anche verso un’Europa inefficiente, divisa, ma come è possibile non avere un’intelligence comune, siamo solo l’Europa del 3%?” si chiede una signora. “Chiudi i confini e poi? I nemici sono all’interno, il proselitismo dell’Isis lo coltiviamo noi ogni giorno con muri, sistemi d’accoglienza terribili, con accordi indegni come quelli siglati con la Turchia per rispedire i profughi fuori dall’Europa” aggiungono altre manifestanti. “La paura è il sentimento più facile, ma poi capisce razionalmente che facciamo il gioco dei terroristi” spiega una ragazza. La manifestazione è indetta da Sinistra italiana, sono molti gli esponenti politici davanti all’ambasciata. “E’ un fenomeno molto complesso, non servono sciacalli o strumentalizzazioni, l’obiettivo non è qualche voto in più alle prossime elezioni amministrative ma trovare una soluzione per garantire più sicurezza ma non stravolgere le nostre vite, i nostri diritti” spiega Stefano Fassina. “Salvini se governasse capirebbe quanto il problema non ha soluzioni semplicistiche, serve responsabilità e unità in questo momento” conclude il deputato

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