“Se noi non avessimo fatto le richieste di referendum, il governo avrebbe potuto correggere persino la possibilità di estrarre petrolio entro le 12 miglia? Come si fa a dire che chi promuove questo referendum ha chiesto un referendum inutile e che ha sulle spalle le spese, la responsabilità  di questo referendum? Queste sono bugie che sono state dette dal Partito democratico e io oggi devo andare in Direzione a spiegare che non si fa così, questo non è un modo di fare, può andar bene per un venditore di pentole, ma non per chi ha responsabilità di governo”. Così il presidente della Puglia, Michele Emiliano (Pd), questa mattina a Omnibus su La7 ha attaccato duramente la dirigenza del Pd sul referendum “trivelle”. Ma non solo. “Il presidente del Consiglio dice due bugie: la prima è che ci sarà una perdita di posti di lavoro. E’ una sciocchezza perché tornerà in vigore la vecchia legge che prevede la proroga della coltivazione dei pozzi di cinque anni, in cinque anni. Non abbiamo mai perso un posto di lavoro. Tra l’altro prima i posti che si sarebbero persi erano 4mila ora sono diventati 10mila, di questo passo non so cosa combinerà. La seconda bugia è che se vince il referendum si bloccano le coltivazione dei pozzi , non è vero”. “Questo mi fa arrabbiare: è che si raccontano delle cose diverse dalla realtà. Capisco che è una cosa complicata, bisogna studiarla. Certo se uno si accontenta che gli metta sotto una velina è possibile che ne combini di tutti i colori. Il presidente del Consiglio e capo del partito non deve parlare con dei documenti che gli mettono sotto il naso. Si deve studiare le norme da solo”

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