La decisione di rivoluzionare tutto, di abbandonare per sempre il posto fisso e la scrivania dell’ufficio è arrivata anche guardando fuori dalla finestra della loro casa di Milano: all’ennesimo weekend di pioggia hanno preso una cartina, chiuso gli occhi e puntato con il dito. Il caso ha scelto per loro Pantelleria, “isola dimenticata dallo Stato ma benedetta dalla natura”. Così è cominciata la seconda vita di Alessandra Spina e Patrizia Fusco, ideatrici di Destino vegetariano, un progetto di cucina itinerante a domicilio, che oggi le porta in giro nelle case di tutta Italia, a bordo di un camper decorato a pois.

“Uscivamo alle 7 del mattino per tornare alle 9 di sera – racconta Alessandra – non c’erano possibilità di avanzamenti di carriera, e nemmeno tempo da dedicare a noi stesse e ai nostri hobby. Allora ci siamo dette: esiste qualcosa di più di questo”. Oggi, a due anni di distanza, non hanno nessun rimpianto. “Ogni giorno ti alzi, sai che non hai uno stipendio sicuro e che ti devi reinventare sempre. Incontri dei disagi, certo, ma non li scambieresti mai con la vita milanese. La nostra nuova attività ci ha permesso di riscoprire i rapporti con le persone”.

“Non avevamo tempo da dedicare a noi stesse e ai nostri hobby. Allora ci siamo dette: esiste qualcosa di più di questo”

Nel 2012 Alessandra ha 33 anni e organizza servizi fotografici di moda per una grande casa editrice straniera. La crisi paradossalmente diventa per lei l’opportunità che aspettava da tempo: quando l’azienda offre una buonuscita per lasciare l’impiego lei accetta, e usa quei soldi per dedicarsi pienamente alla cucina a domicilio a Milano, fino a quel momento solo un secondo lavoro frutto della passione per i fornelli. Un anno dopo, anche la compagna, 31enne, decide di lasciare il posto in un altro colosso dell’editoria italiana, per iniziare quello che loro amano definire “un percorso di decrescita felice”. Il passo è grande. Dicono addio a Milano e partono per l’isola siciliana. Qui inizialmente prendono in gestione un b&b, per poi avviare Destino vegetariano.

“La nostra idea era quella di una rivoluzione dal basso. Bisogna slegarsi da una concezione tradizionale, che prevede prima la laurea e poi il posto fisso. Oggi quell’idea non ha più senso. Noi ci siamo rese conto che lavoravamo solo per riuscire a mantenere uno stile di vita, a sua volta dettato dal nostro stesso impiego. Un circolo vizioso. E non c’era alcuna possibilità di crescita. Ora invece, lavoriamo meno ma otteniamo qualcosa di più soddisfacente, non dal punto di vista economico, ma da quello personale”. La coppia racconta la propria storia mentre si trova in un’azienda agricola pugliese, produttrice di vino biologico. “Resteremo qui tre mesi, per fare degustazioni e percorsi culinari”.

“A Milano lavoravamo solo per riuscire a mantenere uno stile di vita, a sua volta dettato dal nostro stesso impiego. Un circolo vizioso. E non c’era alcuna possibilità di crescita”

La loro vita si divide tra Pantelleria e un camper colorato, con cui le due ragazze viaggiano da nord a sud per far conoscere i loro piatti. Con Destino vegetariano entrano nelle cucine, dove mettono in piedi piccoli corsi di gruppo, o vere e proprie cene. “Trasportiamo il ristorante a casa tua”. C’è chi le chiama per feste di compleanno o di laurea, e chi per una serata tra amici diversa dal solito. Tutto ovviamente senza toccare carne, con materie prime a chilometro zero e prodotti biologici. “I nostri clienti sono però quasi tutti onnivori. E di certo noi non vogliamo convincerli a diventare vegetariani. Il nostro obiettivo non è colonizzare, ma solo far scoprire una cucina buona, sana e bella da vedere. Creare consapevolezza di ciò che si utilizza, suggerire prodotti e combinazioni fino a quel momento sconosciuti. E dimostrare che anche mangiando vegetariano o vegano ci si può alzare da tavola sazi e soddisfatti”.

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