Bene confiscato alla ‘ndrangheta diventa il negozio del testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, vittima nelle scorse settimane di un incendio doloso che, a Reggio Calabria, ha distrutto il suo deposito. Quello che era uno dei tanti immobili di Gioacchino Campolo il “Re dei Videopoker” oggi è la nuova “Sanitaria Sant’Elia”. L’inaugurazione è stata ieri pomeriggio. Hanno partecipato centinaia di persone tra cui, oltre alle istituzioni locali, il presidente di Libera don Luigi Ciotti e l’imprenditore Lapo Elkann in riva allo Stretto per sostenere Tiberio Bentivoglio. “Questa è la dimostrazione che si può vincere. – ha affermato il testimone di giustizia – Si deve continuare su questa strada. Questa volta sento le istituzioni vicine“. “Dobbiamo imparare tutti ad avere più coraggio. – ha aggiunto don Ciotti – La mafia, la ‘ndrangheta e la corruzione non trovano spazio in comunità solidali. Quella di Tiberio è la dimostrazione che è possibile confiscare i beni e restituirli alla collettività e dare dignità e speranza a tante persone”

Articolo Precedente

Latina, indagini su avvocato suicida portano a conto milionario in Svizzera

next
Articolo Successivo

Reggio Calabria, Lapo Elkann e l’incoraggiamento a Bentivoglio: “Al sud è molto più difficile fare impresa”

next