Concorrente unico e affezionato per la gara per il rinnovo della concessione del Lotto che prevede una base d’asta di 700 milioni di euro per i prossimi 9 anni: alla scadenza dei termini, infatti, ai Monopoli è arrivato un plico. A farsi avanti è stato il vecchio titolare della concessione, la Lottomatica della famiglia De Agostini fresca di trasferimento di controllo all’estero. La società che dal 2014 fa capo alla londinese International Game Technology Plc si è fatta avanti con un’offerta per continuare la gestione del Gioco del Lotto, grazie alla costituzione di un raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) di cui fanno parte anche Italian Gaming Holding (Igh – detenuta dalla società delle lotterie ceca Sazka Group e Emma Capital Ltd), Arianna 2001 (società del gruppo Fit Federazione Italiana Tabaccai) e Novomatic Italia.

In ogni caso bisognerà attendere l’apertura della busta, fissata per le ore 10.30 del prossimo 30 marzo, per avere poi la certezza dell’assegnazione della nuova concessione. L’attuale concessione scadrà l’8 giugno del 2016: nel bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea si prevede comunque che l’Amministrazione “per evitare eventuali e dannose soluzioni di continuità nel servizio e nella riscossione delle entrate erariali” potrà disporre una proroga di massimo sei mesi “qualora ricorra una situazione di estrema urgenza”. Ma a questo punto appare ben delineata la strada che verrà percorsa: ogni società del Raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Lottomatica apporterà le “proprie competenze strategiche ed operative e le risorse finanziarie necessarie ad offrire una soluzione competitiva finalizzata a proseguire i successi ottenuti fino ad oggi dal Gioco del Lotto in Italia”.

In virtù del contratto di Rti, “Lottomatica è il partner operativo di maggioranza al fine di soddisfare i requisiti richiesti dalla concessione del Gioco del Lotto” che erano piuttosto stringenti. In caso di aggiudicazione della concessione, verrà costituita una apposita società di cui Lottomatica deterrà una quota pari al 61,5% e Igh, Arianna 2001 e Novomatic Italia rispettivamente il 32,5%, 4% e 2%. Lottomatica designerà la maggioranza dei membri del cda della società, con la quale sottoscriverà inoltre un contratto per la fornitura di tecnologia e servizi dedicati al Lotto. “Qualora le parti non riuscissero a trovare un accordo in relazione a specifici temi o nel caso in cui il cash flow della società nel primo anno di attività si attesti sotto un predeterminato livello, Igh avrà la facoltà di cedere a Lottomatica l’intera sua partecipazione e Lottomatica potrà a sua volta, a determinate condizioni, scegliere di acquistare l’intera quota di Igh“.

Al vincitore della gara andrà un compenso pari al 6% della raccolta, che nel 2015 è stata di oltre 7,1 miliardi di euro: il compenso applicato sugli incassi dello scorso anno è stato pari a circa 430 milioni di euro. “Abbiamo presentato un’offerta per noi molto importante, su cui abbiamo lavorato molto e su un prodotto su cui puntiamo parecchio – ha detto ad Agipronews dopo aver presentato l’offerta Fabio Cairoli, Ad di Lottomatica – Ora aspettiamo che l’amministrazione la valuti con la consueta serietà”. Dal canto suo il presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, si è detto “molto soddisfatto di quanto accaduto perché conferma il ruolo della nostra rete a fianco di Lottomatica, che abbiamo contribuito a fondare nel 1994”.

Lotto e 10eLotto hanno garantito ricavi per oltre 400 milioni di euro l’anno negli ultimi due esercizi finanziari. Nel 2012 Lotto e 10eLotto hanno raggiunto una raccolta complessiva da 6,2 miliardi di euro, saliti a 6,3 miliardi nel 2013, mentre nel 2014 la raccolta è arrivata a 6,6 miliardi (il 7,8% della raccolta di gioco complessiva). Secondo i dati dei Monopoli, Lotto e 10eLotto hanno dato all’erario negli ultimi tre anni oltre 3,4 miliardi di euro.

Articolo Precedente

Popolare Vicenza, socio: “La banca mi ha prestato i soldi per sottoscrivere la sua ricapitalizzazione”

next
Articolo Successivo

Buste arancioni, Boeri: “Entro il 2016 arriveranno anche ai dipendenti pubblici e ai privati non digitalizzati”

next