Un brianzolo a Napoli. Il volto che i 5 stelle hanno scelto per le amministrative in Campania è quello dell’ingegnere Matteo Brambilla, nato e cresciuto a Monza, ma trasferito al sud da anni per motivi di lavoro. Noto per le sue battaglie contro la discarica di Chiaiano, ha battuto la favorita Francesca Menna e la fedelissima Stefania Verusio. Il secondo turno delle consultazioni online si è svolto il 15 marzo dalle 9 alle 19: Brambilla ha ottenuto il 48 per cento delle preferenze (276 voti). Gli iscritti M5s contemporaneamente hanno scelto anche il volto per le comunali a Cagliari: in quel caso la vincitrice è stata la commerciante Maria Antonietta Martinez con 150 voti (72 per cento delle preferenze).

Brambilla ottiene l’investitura in un momento paradossale. Il caos delle primarie Pd a Napoli con le polemiche per i presunti brogli sta facendo godere i 5 stelle di buoni sondaggi nonostante fino a questo momento non avessero ancora espresso nessun candidato. Laurea in Ingegneria meccanica indirizzo energetico al Politecnico di Milano, si occupa di materia ambientale ed è attivo ai tavoli del MeetUp sui rifiuti e sull’ambiente. “Vivo a Napoli dal 2006 perché ho sposato una napoletana e dal 2006 ho cominciato a partecipare a meet up Napoli – dice nel video di presentazione per le consultazioni – Nel 2008 mi sono schierato contro la discarica di Chiaiano e da quel momento è iniziato il mio attivismo sul territorio in relazione al discorso rifiuti”.

Al primo turno delle comunarie M5s a Napoli hanno votato 558 persone, poco meno del 10 per cento degli iscritti ai meetup cittadini. La bassa affluenza è stata contestata dal Partito democratico, nelle stesse ore in cui lo scontro politico era concentrato sui presunti brogli alle consultazioni dem. La corsa elettorale nel capoluogo campano negli ultimi mesi si è fatta complicata soprattutto in seguito al caso Quarto e all’indagine della Dda a carico di un ex consigliere M5s. Il caos mediatico che ne è seguito aveva fatto sì che si ipotizzasse addirittura di non correre nemmeno per le comunali. Accantonata l’idea, oggi si sono sfidati tre storici attivisti. La veterinaria Lucia Francesca Menna (classe 1959) è stata chiamata esplicitamente dai parlamentari per la corsa (e in particolare Roberto Fico) e giocava il difficile ruolo di favorita. Subito dietro l’ingegnere ambientale Matteo Brambilla, nato e cresciuto a Monza ma a Napoli per lavoro. Non meno forte l’attivista Stefania Verusio (classe 1965), nota per avere un grosso sostegno nella base.

L’avvocato Emilio Floris e la commerciante Maria Antonietta Martinez erano invece i due candidati per Cagliari. I due attivisti non sono riusciti ad accordarsi per una lista unica e per questa è stata indetta la consultazione online. Si tratta comunque di un passo avanti dopo che in Sardegna alle scorse regionali Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio non avevano concesso l’uso del simbolo a causa delle troppe lotte fratricide interne.

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