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Crozza: “Caso Bertolaso-Meloni? Ora le neo-mamme non possono fare più politica. Si apre un problema ‘Vendola’”

di F. Q.

Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), nei panni di Silvio Berlusconi: “Per me una mamma non può fare il sindaco. Una mamma deve stirare e guardare Rete4. Per me una mamma è solo una ex ragazza figa che si gonfia malamente e vive in salopette e ciabatte. Ce lo vedete un sindaco in ciabatte? Tu mi dirai: meglio in ciabatte che in manette. Una mamma per me è importante solo se aspetta una figlia femmina, che poi diventa grande e allora ne possiamo parlare”. Crozza-Berlusconi saluta poi l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ospite in studio. Il comico ritorna nelle sue vesti e commenta la situazione convulsa nel centrodestra per il candidato al Campidoglio: “Bertolaso e Berlusconi hanno ragione: a Roma una mamma non può fare il sindaco. Deve accudire, tenere in ordine, educare, dare il buon esempio e pulire palate di merda. Ecco, in effetti, una mamma a Roma, cazzo, è perfetta. Il dossier di Cantone denuncia un’illegalità continua su due anni di appalti a Roma e il problema della città sarebbero le mamme? Il problema è che ci sono i figli di troia. Adesso viene fuori che le neo-mamme non possono fare più politica. Si apre un problema “Vendola”“. Crozza ironizza su Bertolaso e sui suoi scivoloni: “Al momento a Roma l’elettorato che non è ancora totalmente incazzato con lui è composto da maschi rom di centrosinistra, Giachetti e un paio di centro massaggi che ci tengono tanto ai loro clienti“. E’ poi il turno di Virginia Raggi, candidata M5S a Roma, su cui il comico osserva: “Ne parla bene persino l’Economist. L’ultima volta era stata con Giuseppe Mazzini. Per farsi candidare dai grillini, ha scritto che aveva fatto praticantato in uno studio legale, ma non ha specificato dove. E tra il fare il sindaco del M5S e l’avvocato nello studio di Previti è proprio un altro corso di studi. E’ come se uno si candidasse a fare il capo della Cia senza dire che da giovane ha fatto pratica da Al Baghdadi. A Milano Patrizia Bedori, invece, si è ritirata, perché l’hanno chiamata ‘grassa e brutta’”. E si rivolge a Bedori: “Bisogna saper reagire. Ti ricordo che alla Merkel han dato della ‘culona’ e non si son fermati lì. Lei cosa avrebbe dovuto fare? Mollare tutto e aprire una birreria in Baviera? Lei è andata a casa, si è messa un po’ di rimmel, ha fatto 2 telefonate, ha sparato lo spread a 5mila punti e quello che, pare, l’avesse chiamata ‘culona’ prima si è dimesso e poi è finito ai servizi sociali“. Crozza chiosa: “Tra l’altro, una seguace di Grillo che non regge agli insulti non si è mai sentita. Il grillino mi nasce a pane e a vaffanculo. Ma allora Bersani cosa avrebbe dovuto fare? Gli stessi che hanno dato della ‘brutta’ alla Bedori a Bersani avevano dato del Gargamella, zombie, fallito, quasi morto. E secondo voi ha aperto una birreria in Baviera? Ecco, forse io l’avrei fatto”

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