Riprende il processo Vatileaks 2 con un’udienza pomeridiana. Assente il giornalista Gianluigi Nuzzi per impegni personali, è atteso però domani 15 marzo. All’ingresso Emanuele Fittipaldi, giornalista de L’Epresso e autore di ‘Avarizia’, ribadisce che ha soltanto fatto il suo lavoro. “Questo non è un processo per diffamazione, ma contro la stampa, dopo 4 mesi dall’uscita del libro nemmeno una riga è stata smentita”. Sull’ipotesi della grazia, a conclusione di questo processo, Fittipaldi sostiene che “non decido io ma Papa Bergoglio, la grazia non è qualcosa che si rifiuta o si accetta come dice la Chaouqui”. E all’udienza si presenta anche lei, Francesca Chaouqui, che arriva accompagnata da due bodyguard e con due valigie blindate contenenti documenti segreti. Di recente si era appellata a Papa Francesco affinché le permettesse di violare il segreto pontificio così da potersi difendere. Mentre monsignor Lucio Vallejo Balda è nuovamente in carcere dopo la revoca dei domiciliari perché avrebbe violato il divieto di comunicare con l’esterno. Un telefonino con una sim sarebbe stato recapitato tramite una torta ai suoi collaboratori in modo da accordarsi sul come manomettere le prove a suo carico, con testimonianze false ottenute a pagamento: questa la nuova accusa

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