Un drammatico appuntamento con il destino che si perde nella notte de tempi. Era in agguato da 100mila anni nelle acque dell’Oceano, in attesa della sua vittima predestinata, l’iceberg che nel 1912 affondò “l’inaffondabile” Titanic causando una tragedia passata alla storia come il naufragio per antonomasia dei transatlantici passeggeri. A calcolarne l’età, un team di scienziati inglesi, come svela il domenicale di Times.

I risultati dello studio resi noti nel dettaglio al Cambridge Science Festival sono stati anticipati nei punti principali. I ricercatori, scrive, sono stati in grado di determinare la probabile datazione prendendo in esame osservazioni eseguite nello stesso 1912 e in anni precedenti, nonché rilevazioni moderne.

Conclusione, l’iceberg maledetto sarebbe un pezzo di ghiacciaio staccatosi dalla costa della Groenlandia e precipitato nell’oceano nella notte dei tempi: 100.000 anni orsono, secolo più secolo meno.

“Abbiamo realizzato un modello matematico al computer calcolando le rotte degli iceberg in certi anni”, ha spiegato il coordinatore, Grant Bigg, della Sheffield University. Come riferimento abbiamo preso ciò che sappiamo sulle correnti oceaniche integrandolo con i dati meteo di quell’anno calcolati sulla base dei venti prevalenti. E grazie a queste tecniche riteniamo che l’iceberg cadde dalla zona di Qassimiut, sulla costa sudoccidentale groenlandese”.

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