Facile come bere un bicchier d’acqua. Votare e taroccare le gazebarie di Forza Italia per Guido Bertolaso sindaco è un’impresa semplice come un gioco per bambini. I romani interessati devono mostrare soltanto la carta d’identità per attestare la loro residenza nella Capitale. Non si registra nulla, nemmeno il nome. Così abbiamo messo alla prova quella che i forzisti si sono affettati a definire “una semplice consultazione, non primarie”. Ma il dato sulla partecipazione verrà comunque diffuso e magari sbandierato. Ma che valore avrà? Molto discutibile, a ben guardare. Infatti siamo riusciti senza problemi a votare in più gazebo, e nella stessa postazione per ben due volte, con documento e senza. E così hanno potuto fare altri, per stessa ammissione dello staff di Bertolaso, che invece sull’argomento ci ride in faccia (video). E alla fine tutto fa brodo. Anche la patente rilasciata in un altra città è valida per votare. E in mancanza di documenti, se ricordi il cap del tuo quartiere, hai via libera. Il voto è spudoratamente palese, non c’è privacy ai gazebo per poter lasciare scheda bianca. Nonostante ciò abbiamo votato in maniera equa per non inficiare il risultato, tre voti a favore e tre contro l’ex capo della protezione civile, perché nonostante le ‘taroccarie’ vadano di moda, la democrazia dovrebbe rimanere una cosa seria

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