Se Manuel Foffo ha assunto quantitativi di cocaina di quel livello e con Marco Prato hao bevuto superalcolici per due giorni ininterrottamente, si capisce che gli effetti sono devastanti, per cui dovremmo, anche per dovere difensivo, valutare se in quel momento erano in grado di intendere e di volere. La prima cosa che chiederemo è è una perizia psichiatrica, oltre agli esami tossicologici“. Lo dichiara ai microfoni di Effetto Giorno, su Radio24, Michele Andreano, avvocato difensore del 29enne Manuel Foffo, reo confesso dell’omicidio di Luca Varani. “Domani depositerò la richiesta di incidente probatorio in questo senso” – continua – “e lo farò , con la massima lealtà, anche tenendo presente il dolore della famiglia del povero ragazzo che è stato ucciso. Manuel Foffo è profondamente pentito di quello che ha fatto e man mano che passavano le ore (dopo i fatti, ndr) si rendeva conto del dramma di cui è stato causa“. E aggiunge: “Nell’immediato non si è assolutamente reso conto di quello che aveva fatto, tanto che, subito dopo i fatti, lui e Prato hanno dormito a casa con il cadavere, forse per ore lì vicino a loro. Poi sono usciti, hanno fatto un altro giro per Roma e man mano che smaltivano si sono resi conto. L’altro ragazzo sembra che sia andato in hotel per tentare il suicidio”. L’avvocato precisa: “Se la perizia dovesse dimostrare che, pur avendo assunto cocaina e bevuto alcolici a quei livelli, avevano degli sprazzi e di momenti di lucidità nei quali potevano rendersi conto di quello che facevano, l’ipotesi della premeditazione e dell’omicidio volontario c’è tutta”. Andreano, infine, conferma che nella casa del suo assistito siano passate altre persone nei giorni precedenti: “In quei giorni man mano chiamavano degli amici, oltre che questo spacciatore che i carabinieri stavano cercando. Purtroppo questo ragazzo è passato, quando ormai erano completamente fuori dalla realtà ed è accaduto quello che è accaduto

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