Si è detto molto su The Voice of Italy. Si è detto dei quattro nuovi coach. Si è detto della prima puntata, molto incentrata sui suddetti coach, e sulla presunta “follia” di Dolcenera. Si è detto dell’incapacità conclamata del talent in questione di scoprire talenti, come il reiterato girare intorno al nome di Chiara Dello Iacovo, da lì uscita non vincitrice e al momento in promozione post Sanremo. Si è detto molto, appunto. E ieri è andata in scena la seconda puntata, dimostrando come tutti questi argomenti siano centrali per il format in casa Rai2.

Anche ieri, infatti, i coach hanno avuto la parte del leone, occupando assai più spazio dei concorrenti. Le loro caratteristiche, al secondo passaggio, sono state in qualche modo confermate, cristallizzate. Raffaella Carrà è la vecchia signora della televisione, quella che segue un po’ spaesata quel che succede in scena, a volte annoiata. Scelta dai personaggi più improbabili che capitano sul palco, sorta di Moira Orfei dei talent. Max Pezzali è quello simpatico. Ha dalla sua i milioni di copie vendute, e quindi un sacco dei concorrenti lo idolatrano, ma lui non se la tira affatto, anzi, ha una familiarità quasi disarmante, un fratello maggiore coi fiocchi. Dolcenera è la cattiva, quella che polemizza con gli altri coach, che fa le facce durante le esibizioni che non le piacciono, che non si gira quando si girano tutti. La cattiva, appunto. Emis Killa è la vera sorpresa, quello simpatico, che alterna momenti in cui va giù anche duro, senza peli sulla lingua, ad altri in cui gioca con la Carrà, si commuove, dispensa consigli a chi ancora non ce l’ha fatta. La vera sorpresa.

E voi direte, sì, va bene, ma i concorrenti? I concorrenti restano l’arcano del programma. Anche se ieri abbiamo assistito a due epifanie. Da una parte il ritorno degli scartati dagli altri talent, come a voler cambiare la moda dell’anno scorso, in cui a presentarsi erano popstar un po’ decadute tipo Chiara Iezzi, di Paola e Chiara, presa, e la tizia dei Jalisse, scartata. Dall’altra almeno due realtà che, se gli autori se la giocano bene, potrebbero dare soddisfazioni.

Andiamo in ordine. Gli scartati dagli altri talent. Ieri sono passati da The Voice Claudio Cera, che nella squadra capitanata da Arisa si era fatto notare a X Factor 5, e Manuel Aspidi, proveniente da Amici 6. Entrambi sono passati, anche se, va detto, se da una parte va dato atto agli autori di non aver calcato la mano sulla loro gavetta (non sono stati citati i loro passati), dall’altra la presentazione, con una madre malata a carico di Claudio, e una famiglia numerosa e inquietantemente di replicanti per Manuel, è parsa mossa sbagliata, come a voler giocare sporco.

I due concorrenti hanno voce e capacità interpretative. In un mondo giusto, temo, andrebbero a fare il karaoke al bar sotto casa, ma in tv hanno il loro perché. Sappiamo che altri ex dei vari talent concorrenti calcheranno il palco nelle prossime puntate, visto mai che da talent che non sforna talenti The Voice diventi il talent che recupera i talenti scartati dagli altri talent.

Personaggi bizzarri, si diceva. Due momenti hanno monopolizzato la puntata di ieri e quindi i social. La comparsa sullo schermo di una bella ragazza, ex concorrente di Miss Italia, infervorata di Dio. Una che Federico Russo è andato a scovare proprio in chiesa e che ha citato Gesù in ogni frase. Forse anche troppo. Una che ha dichiarato di commuoversi facilmente, anche vedendo un cagnolino per strada. Che paura.

Altro momento “top”, gli iWolf, duo proveniente da Foggia. Lei vestita come una bomboniera della prima comunione, lui sorta di Elvis Costello in versione clown. Hanno fatto una bella performance a base di Elettroshock dei Matia Bazar, e mai scelta è parsa più coerente. Hanno poi scelto Raffaella Carrà, e come dar loro torto.

Altri momenti significativi, l’esibizione di Kimia, ragazza proveniente da Teheran che in passato è stata arrestata più volte per il solo fatto di aver deciso di voler cantare. Donna coraggiosa, cui va il nostro plauso a prescindere. E l’esibizione di Kateryna Tsar’kova, una ballerina di burlesque ucraina diventata abbastanza popolare per essere stata nel cast di The Lady di Lori Del Santo e qui presentatasi con uno strano strumento a corde del suo paese. Scartata dai coach si è lasciata andare a un pianto amaro, parlando di come sia difficile per una bella donna non sfruttare il suo corpo per fare strada. Parole commoventi, che però cozzano un po’ col video in cui la presenta Andrea Dipre’, con lei che mangia una banana mentre sotto passa una canzone tamarra.

Il resto è passato senza lasciare traccia. Ma è la televisione, forse il suo compito è proprio quello lì.

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