E’ Massimiliano Fuksas, l’archistar autore della celebre Nuvola dell’Eur, a ricordare a Matteo Renzi, in visita al cantiere, che l’opera è al 90% di proprietà del ministero del Tesoro, il 10% in mano all’Eur Spa, quindi un possibile futuro roseo dipenderà da quanto il premier vorrà puntare sul successo del nuovo palazzo dei congressi. “Duecentocinquanta milioni, questa è la cifra spesa, non è aumentata negli anni, nonostante sia un progetto di quindici anni fa, è un’opera che non ha mai avuto nessun finanziamento, ma da due anni le cose sono cambiate, non faccio politica, dico le cose come stanno” spiega l’architetto spesso finito nella bufera per una struttura contestata su diversi fronti. “E’ un’opera utile, se la usi non sarà uno spreco, un palazzo dei congressi ben gestito può avere una ricaduta sul territorio di 500 milioni di euro, il governo deve impegnarsi nel dopo, ma l’opera è pronta, a maggio sarà finita, mancano poche cose” aggiunge. “Renzi è impegnato a rendere funzionale la Nuvola? Certo che sì, ha voluto lui questo incontro, mi ha mandato un sms per fare questa visita oggi, questa se la usi è un reddito, se non la fai funzionare è uno spreco stupido, cosa deve fare lo Stato se non finanziare opere che abbiano una ricaduta sull’intera città” chiosa

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