Con l’approvazione del provvedimento con cui il governo, recependo la direttiva europea 2014/17, dà carta bianca alle banche sulla vendita forzosa degli immobili avuti in garanzia si fa un regalo alle banche invece di aumentare le tutele a favore dei consumatori? “Mi pare ci sia un po’ di confusione. Già oggi, quando un debitore non è in grado di ripagare il mutuo, vedrà il proprio immobile venduto all’asta secondo le procedure esecutive”. Così il sottosegretario dell’Economia, Enrico Zanetti (Scelta Civica), difende la scelta del governo che consentirà alle banche di entrare direttamente in possesso dell’immobile e metterlo in vendita per soddisfare il proprio credito qualora il mutuatario sia in ritardo con il pagamento di 7 rate, anche non consecutive. “Francamente credo si stia confondendo una differente procedura per rendere più semplice il recupero del debito, con una norme che invece produce espropriazioni che non stanno né in cielo né in terra. Tutti i dati dimostrano – afferma Zanetti – che le procedure esecutive attraverso le aste portano a valori di realizzo degli immobili spesso inferiori a quelli che, viceversa, si possono raggiungere con una contrattazione di mercato e che avvantaggiano anche i mutuatari in difficoltà”

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