Abbassare le tasse universitarie e creare una “no tax area” perché chi ha difficoltà economiche possa comunque studiare. E’ questa la campagna del Movimento 5 stelle che ha organizzato una raccolta firme in tutta Italia. In occasione del “Firma Day” sono stati allestiti banchetti davanti alle università di sedici regioni, dalla Campania alla Sardegna.

I grillini provano così a strutturarsi e farsi conoscere anche nell’ambiente studentesco italiano in vista delle elezioni amministrative e non solo. Il M5s, dopo la nascita del direttorio, ha previsto un responsabile delle battaglie nel mondo universitario e scolastico in generale: Carlo Sibilia. Il Firma Day è la prima iniziativa a livello nazionale.

I 5 stelle con questa iniziativa chiedono, si legge in una nota, che “Stefania Giannini e il governo non ostacolino più i lavori del Parlamento che da due anni stanno tenendo in naftalina la proposta di legge M5S con la quale si chiede l’abbassamento delle tasse universitarie e l’istituzione di una ‘no tax area’”. Secondo i grillini proprio il costo dello studio bloccherebbe l’accesso agli atenei: “L’Italia è ultima tra i Paesi Ocse”, continua il M5s, “per numero di giovani laureati e, dal 2010 al 2015, la percentuale di iscritti negli atenei è scesa del 6,5 per cento, mentre nello stesso periodo le università hanno perso quasi il 15% delle proprie entrate strutturali. Non bastasse, le nostre tasse universitarie sono più alte della media europea. Il sapere e una buona formazione stanno diventando sempre di più un lusso per pochi e il Movimento vuole invertire questa tendenza che sta impoverendo il nostro Paese”.

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