Il nuovo modello Maserati, destinato anche a risollevare le sorti dell’impianto produttivo di Mirafiori, parte subito con un handicap. Non tecnico, ma occupazionale.

Secondo quanto riportato da Repubblica, FCA ha convocato i lavoratori dello stabilimento torinese per proporre loro dimissioni incentivate. Sulle linee di produzione del nuovo suv del Tridente, che debutta al salone di Ginevra e comincerebbe ad essere prodotto proprio in questi giorni, ad oggi possono infatti essere occupati non più di 1.000 dipendenti. Mentre sono 2.000-2.500 quelli attualmente in cassa integrazione.

Confermati, dunque, i timori da parte dei sindacati, che avevano tutti predetto livelli occupazionali del genere. Livelli che, solo, in caso di buona riuscita commerciale del nuovo modello potrebbero arrivare fino a quota 1.500.

L’azienda ha confermato l’esistenza dei colloqui, precisando che “l’offerta di dimissioni incentivate in particolari casi fa parte delle normali attività aziendali”. Quanto all’ammontare dell’offerta, ancora non ne si conosce l’entità. E probabilmente sarà diversa a seconda dei casi. Incerto anche il numero di quanti, tra le diverse centinaia di lavoratori convocati, accetteranno la proposta di FCA.

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