Il Salar de Uyuni è un antico oceano rimasto intrappolato fra le montagne quando si sono sollevate le Ande. Evaporando ha lasciato uno strato di sale spesso fino a 200mt che è la principale attrattiva turistica della Bolivia. Proprio adesso, durante la stagione delle piogge, raggiunge l’apice della sua bellezza, ricoprendosi di un sottile strato di acqua che riflette il blu del cielo e le nuvole. Chi vive qui ci dice la stessa cosa che raccontano a Copacabana: non piove da una anno. Di acqua sul Salar infatti non se ne vede e addirittura le zone più turistiche hanno perso il loro bianco ottico a causa della terra che i venti, che qui raggiungono i 100km/h, trasportano dalle montagne. “Se continua cosi si ricoprirà di terra e fra poco il Salar de Uyuni sarà solo un ricordo” ci raccontano. Solo più lontano, verso il centro di questa distesa di sale di diecimila chilometri quadrati, si può apprezzare di nuovo il candore che l’ha reso famoso.

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Presadiretta: Bolivia produce soltanto lo 0,04% delle emissioni di gas mondiali ma il suo ecosistema è a rischio

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