Il ddl Cirinnà passa al Senato, senza stepchild e senza obbligo di fedeltà. Via libera con 173 voti favorevoli, 71 i contrari. L’astensione de Movimento 5 Stelle abbassa il quorum necessario, che viene ampiamente raggiunto. Ma per lamaggioranza assoluta a Palazzo Madama sono determinanti i voti dei 18 senatori verdiniani di Ala. Esulta la senatrice Monica Cirinnà, nonostante lo stralcio della stepchild adoption. “Un buco nel mio cuore”, aveva detto la Cirinnà, spiegando però che il testo del maxiemendamento lascia intatti i diritti delle unioni civili, le prerogative dei giudici sulle adozioni e la legge “seppure menomata rappresenta un passo avanti”. La senatrice ha annunciato che il Pd starebbe “già lavorando a una riforma organica della legge sulle adozioni, una legge che dovrà consentire a tutte le famiglie, comunque composte, di poter adottare e tutelare tutti i bambini”

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