Dal 15 marzo prossimo, Stefano Domenicali diventerà presidente e amministratore delegato di Automobili Lamborghini. Prenderà il posto di Stephan Winkelmann, che dopo undici anni alla guida della casa di Sant’Agata Bolognese tornerà in Germania, al quartier generale di Ingolstadt, per diventare amministratore delegato di quattro GmbH. Si tratta della controllata Audi che sforna i modelli sportivi R ed RS e gestisce le attività di Audi Sport nelle competizioni motoristiche.

Si chiude dunque, per certi versi, un cerchio. Quello di una carriera che ha visto Domenicali protagonista prima con la Ferrari, e ora al timone di uno dei marchi concorrenti per eccellenza del Cavallino. Una carriera che il 50 enne imolese comincia proprio a Maranello agli inizi degli anni ’90, con un primo incarico in finanza figlio di una laurea in scienze economiche presa a Bologna.

Nel 1993 passa poi alla Scuderia Ferrari come head business planning e nel 1996 diventa responsabile delle sponsorizzazioni. Nel 1998 arriva la nomina a direttore sportivo della squadra di Formula Uno e dal 2004 al 2007 guida la direzione sportiva di F1. Nel 2002 riceve anche l’onorificienza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

La consacrazione c’è nel 2008, quando viene nominato team principal della Scuderia Ferrari F1, e le Rosse conquistano il titolo costruttori al mondiale. Dal 2009 al 2014 ha rappresentato Ferrari nel F.I.A. World Motor Sport Council, comitato di cui è ancora membro.

Da novembre 2014 è vicepresidente new business iniziative di Audi AG e a marzo, come detto, spetterà a lui guidare una Lamborghini resa solida dal lavoro di Winkelmann. Come ultimo atto, l’ex ad ha contribuito all’approvazione del progetto che porterà alla nascita del nuovo suv Urus, in costruzione a S.Agata Bolognese dal 2018.

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